Come in biblioteca!
Svegliarmi a Piacenza mi dona questa sensazione: un silenzio irreale, paragonabile a quello che sente Rick in Walking Dead.
Un silenzio che si ode anche uscendo in strade deserte, piazze semivuote, bar sonnolenti e che t'induce a leggere.
Leggere quotidiani, libri, bugiardini medici, pubblicità.
Se abitassi qui sarei sicuramente in qualche club a disquisire sul l'impronta filosofica lasciata da Wittgenstein nel linguaggio moderno o a chiacchierare tra un toscano e l'altro attorno alla sinapsi cellulare.
Un silenzio straordinariamente appagante, riempitivo che permette alle frasi lette di penetrare nelle giunture profonde trillando a qualcosa di sopito, permettendogli di emergere per appagare l'arsura conoscitiva che è in ognuno di noi.
E che tendiamo ad eludere, evadendo verso lidi ripieni di vuoti a perdere.
Rumorosamente insani.
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