venerdì 17 gennaio 2014

Si può fare!!


Tremano come allodole, squittiscono sommessamente, alcuni grugniscono, ma non si fanno notare.
Sono essenzialmente riuniti in un unico ideale, quello della sopravvivenza, della negazione alla prossima scomparsa.

Sembrano topi che accorgendosi del cedimento della parete divisoria tra loro ed una montagna di acqua, iniziano una corsa folle senza meta, abbracciandosi con nemici di ieri, silenti per la paura soffocante che li opprime per la fine certa, definitiva.

Sono tutti coloro che, sedendo su una poltrona augusta e rimuneratrice da svariati lustri, attendono con ansia il loro destino. 

E sono di variegati colori politici.

Prima di tutto ci sono loro, l'ossigeno ventennale al Condannato, il suo nettare a cui attingeva per rinvigorirsi: i falsi uomini e donne di sinistra che per quattro lustri hanno finto di ostacolare colui al quale, in un orrendo connubio inciuciante, hanno donato tutto se stessi, colludendo, cornificando la lealtà, ottenendo in cambio la proroga del loro non far nulla con stipendi da nababbi ed una misera notorietà che speriamo presto scompaia.
Posizionati a sinistra di un partito mefitico auto acclaratosi compagine vicina ai lavoratori, tentano come ultima carta di scongiurare l'incontro tra Grullo e Nano. 
Sanno che, trovato l'accordo tra i due, la vita dorata dentro il mercifico Palazzo finirà. 
Alcuni, senza pudore né autostima, gridano alla luna che non si può fare accordi con chi ha condanna definitiva. 

Stolti! 
Falsi! 
Sepolcri imbiancati! 

Per venti anni, o malefici, avete appoggiato ogni sua malefatta fingendo orrore, gridando in un hangar con motore di Boeing acceso, parlando come in una sala prove di urla per film horror, rilasciando dichiarazioni morte come un vampiro capitato al polo nella notte semestrale, sorridendo più falsi delle dichiarazioni di Capezzone, più unti di Ferrara dopo una salita condominiale al sesto piano per guasto all'ascensore, più tetri di Fassino in boxer, più falsi di un bacio della Garnero, più disgustosi di una cena con Fioroni, più sleali di un discorso della Polverini, più lontani dalla verità di un'omelia di Bertone sulla carità! 

Tra acquisti all'Ikea con scorta, tra veleggiate in mari lontani su barche di proprietà, tra viaggi strapagati dai contribuenti, avete affossato una tradizione figlia di persone per bene che luccicheranno per sempre nel nostro firmamento, uno su tutti Enrico Berlinguer, avete disossato un ideale per i vostri tornaconti, avete negato a persone perbene come Rodotà di entrare dentro il sistema onnivoro e marcio della nostra politica al fine di ripulirlo, solo perché siete figli del bubbone pestilenziale che ladra miliardi di risorse annue alla nostra gente.  

E poi ci sono i piccoli ma grevi e inamovibili centristi giurassici alla Casini, coloro che stando al centro di tutto, evitando di decidere e decidersi, hanno orrore di una legge elettorale che potrebbe svanirli nell'aria come una scora su una mongolfiera. 

Ultimi, ma più nervosi di tutti, i fedeli al Chiwawa Alfano che, fingendo il distacco per imperiale ordine arcoriano, sono al potere con la finta sinistra, avendo ben presente il fatto che, se l'accordo tra il Grullo ed il Nano andasse in porto, non potranno altro che sperare nel loro Padre Condannato per ritornare, come figli prodighi alla sua casa, sperando nella cottura di un piccolo agnello quale segno di perdono.

Si! 
Si può fare! 

E' condannato, è puttaniere, è corruttore, è il male ma resta in sella ad una compagine orripilante che può dare il colpo finale al sistema degli squallidi profittatori, degli eunuchi democratici. 

Partirebbe immediatamente, e finalmente, in caso di accordo il Gran Pasticcere delle Larghe Intese che stipendiamo dal 1953!!
Si tornerebbe a sperare in un rivolo d'aria, di novità seppur apportato da un malefico egoista miliardario.

Lascio per ultimo il mio dolore per il Grillo Sparlante, che ha gettato al vento l'ennesima occasione per far svoltare il paese! Come uno che ha un jolly enorme da giocare, in grado di apportare benefici a lui e a tutti e che aspetta il giro migliore per buttarlo sul tavolo, rimane a fine partita con la carta in mano, senza più valore né sostanza. 

Peccato! 

A chi sguattera sul pericolo di un ritorno del Puttaniere, ad una sua ennesima rinascita non si può altro che rispondere: meglio nuovamente un brigante al potere che dei falsi guerriglieri, dei subdoli truffatori apportatori di intrighi, sottobosco e grevi recite senza anima che come parassiti si nutrono di risorse per continuare un'attività politica gretta e vergognosa.

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