Questo è il link per scaricare il "pacco del mercoledì" di Paolo Farinella, prete.
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Silente, trasmetto parte del pacco di Paolo Farinella prete di questo mercoledì.
Silente e molto ma molto d'accordo!
IL VATICANO: SILENZIO E EVANTI CORROTTI!
di Paolo Farinella, prete
Genova 13 giugno 2012. – Ricevendo gli alunni evirati dell’Accademia ecclesiastica, la fornace dove si preparano i diplomatici vaticani (11-6-2012), il papa ha elogiato la fedeltà al papa, cioè a se stesso. Questi futuri disadattati, in avanzato stato di decomposizione psicologica ed affettiva, erano tutti intabarrati nelle veste lunga d’ordinanza, colletto bianco rigido da almeno cm 8 (mi auguro che sia a norma europea), con guinzaglio incorporato per facilitare le manovre di movimento. Giovani, travestiti, integerrimi omo-omo, ossequiosi, genuflessosi, pronti a spantegarsi per terra perché nel loro orizzonte non c’è altro che la carriera. Poi accade anche che qualche volta, in qualche sprazzo di sobrietà, lo stesso papa si scaglia contro il carrierismo del clero e parte incontrollato nell’elogio del servizio, dell’umiltà, dell’ovile e del lupo che non entra dalla porta, ma dal recinto.
Mentre il papa parla sia quando elogia il servizio, sia quando elogia la fedeltà dei diplomatici robot non si rende conto che è lui a creare i mostri del carrierismo e del disattatamento. E’ lui che mantiene l’Accademia ecclesiastica, dove la legge della bugie diplomatica ha preso il posto del vangelo e del suo criterio che è semplice e lineare: «si,si; no, no». Questo ambiente genera solo mostri come il mostriciattolo di Bertone, l’untuoso di Piacenza e le lotte intestine per gestire la pecunia, il vero e solo Dio in cui credono gli ecclesiastici in carriera. Gesù ci ha mandati come agnelli in mezzo ai lupi, il Vaticano alleva i lupi per divorare gli agnelli, facendo piazza pulita della verità e della onesta.
Gesù ci ha ordinato di andare nel mondo senza bisaccia, senza borsa del denaro senza doppia tunica, ma indossando solo il bastone e i sandali; il Vaticano ha messo su lo IOR, refugium diabolicum per la mafia e il malaffare di ogni ordine e grado, luogo di sacrilegio benedetto dal papa stesso, strumento del malaffare e della corruzione, crocevia di ogni sozzura disonesta alla faccia dell’etica che tanto a cuore sta nelle parole degli effeminati vestiti da cardinali. Per fortuna che Cristo è sordo, cieco e muto perché il giorno in cui si dovesse rendere conto di cosa avviene «là dove si puote ciò che si vuole», quel giorno sarà lui stesso a sganciare una bomba all’acqua benedetta in perpendicolare sul cupolone, aprendo una voragine che inghiotta il Vaticano e tutti i vaticananti e i vaticanisti. Deus ‘lo vult!
di Paolo Farinella, prete
Genova 13 giugno 2012. – Ricevendo gli alunni evirati dell’Accademia ecclesiastica, la fornace dove si preparano i diplomatici vaticani (11-6-2012), il papa ha elogiato la fedeltà al papa, cioè a se stesso. Questi futuri disadattati, in avanzato stato di decomposizione psicologica ed affettiva, erano tutti intabarrati nelle veste lunga d’ordinanza, colletto bianco rigido da almeno cm 8 (mi auguro che sia a norma europea), con guinzaglio incorporato per facilitare le manovre di movimento. Giovani, travestiti, integerrimi omo-omo, ossequiosi, genuflessosi, pronti a spantegarsi per terra perché nel loro orizzonte non c’è altro che la carriera. Poi accade anche che qualche volta, in qualche sprazzo di sobrietà, lo stesso papa si scaglia contro il carrierismo del clero e parte incontrollato nell’elogio del servizio, dell’umiltà, dell’ovile e del lupo che non entra dalla porta, ma dal recinto.
Mentre il papa parla sia quando elogia il servizio, sia quando elogia la fedeltà dei diplomatici robot non si rende conto che è lui a creare i mostri del carrierismo e del disattatamento. E’ lui che mantiene l’Accademia ecclesiastica, dove la legge della bugie diplomatica ha preso il posto del vangelo e del suo criterio che è semplice e lineare: «si,si; no, no». Questo ambiente genera solo mostri come il mostriciattolo di Bertone, l’untuoso di Piacenza e le lotte intestine per gestire la pecunia, il vero e solo Dio in cui credono gli ecclesiastici in carriera. Gesù ci ha mandati come agnelli in mezzo ai lupi, il Vaticano alleva i lupi per divorare gli agnelli, facendo piazza pulita della verità e della onesta.
Gesù ci ha ordinato di andare nel mondo senza bisaccia, senza borsa del denaro senza doppia tunica, ma indossando solo il bastone e i sandali; il Vaticano ha messo su lo IOR, refugium diabolicum per la mafia e il malaffare di ogni ordine e grado, luogo di sacrilegio benedetto dal papa stesso, strumento del malaffare e della corruzione, crocevia di ogni sozzura disonesta alla faccia dell’etica che tanto a cuore sta nelle parole degli effeminati vestiti da cardinali. Per fortuna che Cristo è sordo, cieco e muto perché il giorno in cui si dovesse rendere conto di cosa avviene «là dove si puote ciò che si vuole», quel giorno sarà lui stesso a sganciare una bomba all’acqua benedetta in perpendicolare sul cupolone, aprendo una voragine che inghiotta il Vaticano e tutti i vaticananti e i vaticanisti. Deus ‘lo vult!
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