martedì 25 giugno 2013

Dal letargo


Latrano i servi impenitenti del mariuolo pluricondannato in questa Italia che cede dignità e stima, mortificata dai suoi boiardi che assatanati ed irriverenti continuano a ferirla con il contundente pugnale della falsità!

Latrano i servi obbedienti per forza, in virtù del fatto che se il loro sire dovesse scomparire per loro sorgerebbe tragicamente un anonimato eterno, non avendo dignità per sedersi ove il loro padrone li fece accomodare a nostre spese. 

Fingono di essere vittime di uno stato che invece stanno dissanguando, portandolo nel dirupo, lanciandosi in commenti di bocche larghe squassate dal botulino facenti emergere tutto quello che in una nazione dovrebbe essere seppellito in una guardina. Politici senza nerbo e dignità che, sparando a zero sulla magistratura, cercano di portare gli idioti davanti al falso ideale  dell'inutilità della nostra Carta, sorta invece dal sangue di giovani idealisti che però, guardandoci ora dall'alto, si rammaricano del loro sacrificio visto i risultati.

Un monarca arrogante, un sovrano delinquente ieri è stato messo a tacere dalla forza sprigionatasi dalla dignità di una minoranza di persone che ancora sono per bene: Giulia Turri, Carmen D'Elia, Orsola De Cristofaro, componenti il Collegio giudicante, hanno sfidato i commenti, i tentativi manigoldi, hanno difeso la propria mente dinnanzi alle parole di sguatteri proni e maligni di un uomo malato e usurpatore di una nazione, hanno combattuto la buona battaglia, hanno sentenziato che il nostro paese deve pulirsi dallo sterco di Arcore. 

La dott.ssa Boccassini, dea della Legalità, il dott. Sangermani, araldo della Giustizia, hanno composto un piano di accusa eccellente che ha retto alle ritrattazioni di personaggi squallidi che infangano il buon nome italico, un mix di mignotte, di stipendiati, di servitori disonesti, di avvocati pagati con parcelle statali, un teorema accusatorio che alla fine ha prevalso sulla merda mediatica che tutti quegli uomini di cattiva volontà hanno lanciato nel tentativo di fuorviare la verità.

Adesso, dopo decenni di menzogne, di ricatti, di azioni illecite, di dichiarazioni parlamentari palesemente false, possiamo riguardare il nostro mare, sognare che forse potremmo toglierci dai coglioni colui che ha estirpato tanta vitalità al nostro paese per i propri porci comodi, adesso consapevoli di aver arricchito l'ennesima famiglia reale con almeno 3 miliardi di euro in vent'anni, dobbiamo necessariamente riguardare il nostro cielo sinonimo di libertà attendendo la fine di una dittatura costellata di barzellette blasfeme ma contestualizzate da monsignori arroganti, di silenzi compiacenti di una chiesa ruiniana che per fortuna pare scomparire, di uno stato che inevitabilmente si dissolverà assieme a personaggi vomitevoli sdoganati dall'imbecillità sparata via etere dalle tv dello gnomo democratico, supportato da un'opposizione inesistente e collusa, che ora è addirittura al potere con il mefitico nanaccio pluricondannato. 

Guardiamo il cielo, zeppo di aria salubre e purificante! Tappiamoci le orecchie per non sentire gli ululati di discendenti di tali padri affogate nel silicone che tentano di svilire il successo eroico di una magistratura ancora in buona parte indipendente. 

Guardiamo il mare, vera Libertà di un popolo di navigatori ed eroi! 
Tentiamo di non ascoltare il Silenzio proveniente dal Colle del Ri-eletto, il fautore dell'inciucio, il Programmatore dell'Accordo Consociativo. 
Non soffermiamoci su questo Silenzio, a volte peggiore delle grida degli adepti! 

Guardiamo avanti, correndo verso la meta di libertà lontana da questo porcilaio ventennale ed in special modo da una figura tanto meschina quanto mai pericolosa qual è il Pregiudicato di Arcore. 

Viva l'Italia!


Nessun commento:

Posta un commento