domenica 20 ottobre 2019

Evidenze


Luigino il Bibitaro è caduto nella nassa, forse inconsapevolmente, elettrizzato dal suo momento storico attuale. Ha dichiarato infatti che non occorre porre attenzione su coloro che hanno partita Iva ma lanciare strali e controlli solo sui grandi evasori, tanto grandi che non sappiamo bene chi siano e come delinquono.
Vorrei essere preciso su questo tema: è chiaro che vi sono commercianti, idraulici, liberi professionisti integerrimi che pagano il dovuto per il bene della collettività. Esistono purtroppo anche squali famelici che dichiarano una bazzecola al confronto di quanto incamerano. Ci sono gioiellieri ad esempio che dichiarano un reddito pari a quello del personale, ci sono ristoratori, proprietari di bar, di stabilimenti balneari, a cui verrebbe voglia di lasciare la mancia, levandola ai loro subalterni, per lo stato di presunta indigenza in cui versano. 
Questi mefitici ladri usano della luce pubblica, delle scuole, degli ospedali, dei mezzi pubblici di trasporto al pari di chi, sentendosi coglione, paga i balzelli perché glieli prelevano alla fonte. 
Certo Luigino il Bibitaro, ci sono anche i grandi evasori, come ci sono gli specializzati a far evadere il loro patrimonio, come esistono le teste di legno per schermare la sparizione dei capitali. Sono tutti attorno a noi e magari commediano davanti al caffè lamentandosi di come lo stato canaglia gli esangui con balzelli infausti. 
Non si accorge il Bibitaro che, appena il buon presidente Conte ha prospettato la galera per questi delinquenti, si è levata una diga mediatica di giornalucoli, ospiti peripatetici in talk show, menti illuminate dalle verticali di Krug, invocanti il diritto, lo sbellicante garantismo che equiparo ai paraventi cardinalizi di un tempo, vedasi i principi non negoziabili con qui si sciacquavano la bocca tra ori e bisso? 
Ci vuole la galera per chi evade caro il mio Bibitaro! Guardati intorno: ieri, il caso ha voluto assieme il Principe Nano del Malaffare, quasi sarcofago, che dal palco dell'invereconda adunata guidata dall'Ebbro Mojito si è scagliato contro la galera per gli evasori, se ci fosse stata una decina di anni fa avrebbe avuto ancora adesso la casacca a righe. A Firenze la Bella Etruriana ha dichiarato che la neo compagnia di avanspettacolo Italia Viva è contro le tasse. Dietro di lei il Giullare responsabile delle vergognose franchigie tributarie, gaudio per chi si sollazza finanziariamente alla faccia nostra, sogghignava sperando di ritornare a menar batacchi con le sue balle insuperabili, oramai nenie senza alcun spessore. Medita Luigino, medita che c'è sempre la cassetta con la cinghia che pensa a te. Stammi bbuono!

Nessun commento:

Posta un commento