lunedì 16 marzo 2015

Mantenere la rotta


E' molto difficile mantenere la rotta in questo instabile periodo storico, in special modo nel nostro paese.
Perché?
Ci sarebbero tanti indizi, tanti misfatti da far emergere che non si riuscirebbe neppure pubblicando un tomo delle dimensioni di Guerra e Pace! 
Cercherò di riassumere: la politica è sempre più intenta a salvar se stessa, i suoi riti, le sue scorribande. 
Manca un'opposizione anzi, il miscuglio creato dall'incontro di due opposte fazioni, destra e sinistra, per guidare ed ingurgitare il potere attraverso un inciucio perenne, un consociativismo sfrenato, porta il cittadino medio ad obnubilarsi la mente, a non avere più traguardi da vedere e conseguentemente identificare in personaggi oltremodo scomodi, l'eroe del momento. 
Lo Sbruffone toscano sta facendo quello che il suo sodale, nonché spudorato puttaniere, ha cercato di realizzare senza riuscirvici. 
Prendiamo ad esempio il job act, la possibilità di denunciare i magistrati, la riforma della Rai e le eterne promesse di risollevamento collettivo, chimere irrealizzabili per mancanza di grano. 
Noi ansimiamo per un solo uomo al comando, da sempre. E il bulletto fiorentino al momento sta incarnando al meglio il ruolo. 
Scrive sotto dettatura leggi e direttive impartitegli da Bruxelles, da Confindustria, dai banchieri, dagli avvocati, dai medici insomma da tutte le lobby che confluiscono nei cosiddetti "Poteri forti". Fino a quando ottempererà agli ordini trasmessi da chi detiene veramente il potere, nulla lo scalzerà dallo scranno più alto. 
La riabilitazione del suo compare di merende, il nanetto pervertito, passa da tutto questo, corroborando borse ed affari della Famiglia meneghina da noi mantenuta per oltre un ventennio. 
Il Delinquente mantiene ancora il controllo della Rai, Verro il suo consigliere prodigo di consigli e lettere per uccidere la democrazia, rimane al suo posto, la legge sulla corruzione è bloccata da oltre due anni perché il partito dei Corrotti non vuole cedere, non vuole che le pene giuste in materia, diventino esecutive. Lo stesso dicasi per la frode in bilancio e per tutte le ribalderie con cui abbiamo convissuto per quattro lunghi lustri, come Cirelli ed Alfano insegnano. 
Stiamo perdendo rotta e direzione, siamo ingolfati di notizie che scalfiscono alla grande le coscienze ancora sane che coabitano con i delinquenti seriali, che sono tanti, troppi. 
Una moltitudine di sfaccendati perennemente in vacanza è restia, molto restia a far si che le regole vengano riabilitate sul nostro territorio. Come non capirli? Fatevi un giro negli aeroporti, a bordo delle navi da crociera, sulla neve, nelle isole sperdute. Vedrete presenze costanti, continue ed in crescita di connazionali, il cui unico pensiero è quello di mimetizzarsi, di nascondersi per continuare a godersela alla grande. 
Possibile, dico che per la stragrande maggioranza la parola ferie sia ricollegabile a qualche giorno in agosto e che una minoranza sempre in crescita, usufruisca di tanti giorni all'anno per raggiungere mete paradisiache a prezzi fuori della portata dei più? 
Ribaldi travestiti da banchieri, politici, avvocati, imprenditori, lobbisti, giocatori in borsa, conti, principi, impegnati ad eludere tasse e balzelli ed a confondere il medio italico solo ed in nome esclusivo dell'egoismo, del godere togliendo risorse ai meno abbienti, di brindare alla coglionaggine generalizzata che questo potere mischiato e non più definibile aiuta ed alimenta. 
Perdere la bussola significa soprattutto darla vinta a questi signorotti del nulla. 
Occorre non farsi confondere. Ascoltare i pochi che ancora parlano di solidarietà, di uguaglianza, di riscatto. 
Uno su tutti, e con questo ho detto tutto, Papa Francesco!  

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