venerdì 6 aprile 2012

Il Silenzio dell'Attesa


Stride molto la giornata odierna del Venerdì Santo, con quello che ci circonda.

La Chiesa da molto tempo sembra quasi interessarsi d’altro, compreso soprattutto la politica degli stati sovrani.

Oggi per i fedeli cattolici muore Dio. Solo questo dovrebbe essere motivo di studio e  pensiero meditativo di tutta la vita. Il Figlio di Dio muore, agonizzando su una croce.

Al di là di ogni celebrazione in chiave spettacolo, il pensiero dei credenti non è agevolato ad ammirare, ad adorare, a meditare il Mistero che accompagna questo mondo da 2000 anni.

La Croce attira a sé lo sguardo di credenti, di agnostici, di atei, di qualunque persona in ricerca di un senso della propria esistenza. 
Ed è strano che la gerarchia ecclesiastica non indirizzi, se non solo a parole, il proprio cammino terreno su questo mistero, atto di Amore estremo di Dio; confabulano, progettano, architettano nell'ombra alla ricerca di potere, di denaro, di materialismo mentre accanto a loro rinasce il Mistero della morte di Dio con i suoi significati profondi che sono nettare di vita.

Anche ieri in S.Giovanni in Laterano durante la Coena Domini abbiamo intravisto tra un candeliere e l’altro posti sull'altare, il Papa celebrare la S. Messa attorniato da personaggi scomodi e tristi a cominciare dal dott Bertone che è anche cardinale, dal cerimoniere implicato nella vicenda Anemone, simboli di un Vaticano indaffarato a pensare ad altro, a cercare ed a gustare potere terreno.

Mi ritengo un cattolico all’acqua di rose, molto ma molto incline all’errore ed alla caduta, tra gli ultimi del gregge e molte volte fuori dall’ovile.

In alcuni sprazzi di fede che ogni tanto mi invadono, sono felice nel sapermi “ricercato” dal Buon Pastore, che non si accontenta di avere già molti nell’ovile e viene a cercarmi.
La Croce di oggi è il simbolo di questa ricerca dell’uomo, della voglia divina di avermi con Lui per far sì che la Festa diventi completa.

Ecco il Mistero, ecco il divino che squarcia la notte del Nulla! Il Cristo Sofferente di oggi è l’urlo di Dio che cerca di svegliare l’umanità assopita da tante, troppe sirene materiali che con il loro vuoto distolgono lo sguardo del cuore collettivo dell’Umanità dall’osservare le migliaia di croci che stanno ospitando coloro che vivono il loro Calvario prodotto dalla cosiddetta società evoluta. Grida il Figlio di Dio dalla Croce per scuotere le coscienze di fronte ai bimbi che uccidiamo ancora per fame, per tumore prodotto dal nostro consumismo, per i danni ambientali, per gli Epuloni che ammassano ricchezze togliendole ad altri, per tutti coloro che continuamente e disperatamente bussano al nostro uscio e che sistematicamente respingiamo, immersi come siamo nella fiaba del portafoglio gonfio generante tranquillità.

Muore Cristo sulla Croce, nasce l’Amore nel Silenzio assordante dell'Attesa della Risurrezione.

Auguro a tutti di poterlo ascoltare.

Buona Pasqua! 

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