sabato 5 aprile 2025

Centra sempre il problema



Fascino da bunker 

di Marco Travaglio 

Se oggi ci sarà tanta gente in piazza contro il riarmo, gran parte del merito sarà di questa Ue in assetto di guerra. In particolare della commissaria Lahbib e della sua “borsa di resilienza” col kit “per sopravvivere 72 ore” alla guerra mondiale (coltellino svizzero, busta salva-acqua per documenti, caricabatterie, medicine, torcia, accendino, carte da gioco e altri preziosi antidoti alle radiazioni). Forse era un messaggio ai russi: non potendoli ammazzare tutti con 800 miliardi di reddito di belligeranza perché sono troppi e hanno 6-7 mila testate atomiche, l’Ue prova a farli morire dal ridere. O forse è un messaggio a noi europei, non si sa se per rassicurarci o terrorizzarci. Sia come sia, ha centrato entrambi gli obiettivi. Ci ha rassicurati che all’invasione russa non credono neppure le tre grazie di Bruxelles, Grazia von der Leyen, Graziella Lahbib e Grazie al Kallas (sennò il trio non perderebbe tempo in simili minchiate; o l’avrebbero già dimissionato per eccesso di idiozia). E ci ha terrorizzati mostrandoci in che mani siamo e fornendoci l’identikit del vero nemico che minaccia l’Ue: l’Ue.
C’è però una terza ipotesi: che vogliano semplicemente abituarci all’idea della terza guerra mondiale come a un normale tran tran di routine, tipo i weekend fuori porta, le vacanze estive e natalizie, i picnic di Pasquetta. Infatti ne parlano con grande nonchalance in ogni discorso e nelle risoluzioni che fanno votare agli allocchi Pd&FI. E, siccome il popolo si ostina a rifiutare il riarmo, hanno incaricato i loro trombettieri di inventarsi dei padri nobili per giustificarlo. I serrapiattisti hanno scomodato le buonanime di Spinelli, Colorni e Rossi per mettere loro in bocca cosa mai dette né pensate. I catechisti a mano armata confondono i Vangeli con le Sturmtruppen. E Rep spara un bel titolo civettuolo: “L’Italia scopre il fascino del bunker. ‘Superiamo la paura dell’atomica’. Cosa c’è in un rifugio antiatomico privato: un alloggio a prova di bomba. Record di richieste per farsi costruire ricoveri in casa”. A parte il fatto che l’unico da ricovero è chi inventa quella robaccia, chi di voi non sogna di murare porte e finestre di casa per vivere il resto dei suoi giorni in un grazioso e arrapante cubo di cemento armato? Sentite che figata: “Camere da letto, bagni, soggiorno e zone fitness tra 1,5 e 5 m. sottoterra, porte blindate pesanti fino a 400 kg. in ferro e calcestruzzo, sale di decontaminazione con doppie porte e docce, aree per stoccaggio di cibo e acqua, sistemi elettrici di emergenza attraverso l’uso di cyclette (tocca pedalare, ndr), sistemi di smaltimento rifiuti e decomposizione”. Prezzi modici: “Dal modello base da 85 mila ai più cari da 1 milione che possono ospitare anche veicoli”. Per raggiungere il più vicino reparto psichiatrico.

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