sabato 2 agosto 2025

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Quarantacinque anni fa l’Italia fu scossa nelle sue fondamenta da un attacco fascista al cuore delle istituzioni. Fascista fu la progettazione dell’ecatombe, fascisti furono tutti coloro che successivamente cercarono di depistare le indagini. Interi apparati dello Stato interagirono in un mefitico mercimonio diretto e coadiuvato da quel gran bastardo di Licio Gelli, al tempo adulato da chicchessia, chiesa e politica compresi. Alcuni carnefici oggi sono già liberi, altri per fortuna marciscono ancora in galera. Sdolcinate dichiarazioni si sono via via snocciolate nel corso degli anni, senza arrivare al nocciolo del problema: fu una strage fascista con la collusione di apparati dello Stato. Ammetterlo renderebbe memoria e rispetto agli 85 martiri.

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