martedì 7 febbraio 2023

Pena e solidarietà

 

Il terrificante terremoto turco-siriano deturpa ulteriormente quelle terre già crudelmente violentate da guerre infami e decennali. Sembra quasi che l'accanimento della natura voglia spingere ad interrogarci su cosa cazzo si stia facendo di così malsano, insalubre, ogniqualvolta come umanità mettiamo mano alla guerra, pazzia senza ritorno, come quella siriana condotta da un bastardo senza alcuna dignità, che dio lo strafulmini, lunga dieci anni e coadiuvata da quell'altro pazzo assassino impegnato altresì nelle terre ucraine.
Popoli curdi, siriani già sfiancati dal bellicismo arricchente una sparuta schiera di orchi famelici nascosti dietro a multinazionali vergognose, trovano oggi altra morte e disastrosi crolli, immersi nel gelo invernale, quasi a rammentarci che la sfortuna s'accanisce sempre e solo sugli ultimi.
La solidarietà apparentemente scattata in molte nazioni verrà piano piano a svilire per quegli intrecci politici al sapor di sciacallaggio che permeano le obbrobriose politiche nefaste di questo periodo storico, che storici del futuro secolo non faticheranno a definire merdoso. Sempre che vivano ancora su questo sasso blu martoriato e in perenne movimento in crosta.

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