Un concierge (portiere d’albergo) narra a Mincuzzi alcune stranezze dei riccastri di quel covo di diversamente umani che è Montecarlo. Ignobili idiozie rasentanti la pazzia affiorano dalla narrazione: sapevate ad esempio che se un babbeo, dal mio punto di vista, prendesse in affitto un appartamento a prezzi folli necessitante di un corso di rieducazione umana, e, trovandolo con arredamenti degli anni ‘60, perché quando te li affittano sono così, rimodernasse gli interni a prezzi allucinanti, una volta che lasciasse l’appartamento, lo dovrà riportare allo stato iniziale, smembrandolo, gettando via marmi e quant’altro per riconfigurarlo col materiale iniziale, custodito nelle cantine del palazzo? Porcaccia miseria: se tu sbraiti in un centro commerciale ti sottopongono ad un Tso, se invece ammoderni un’abitazione spendendo centinaia di migliaia di euro e poi, lasciando la casa, riporti tutto allo stato iniziale, ti lasciano libero e pure ti adulano! Ma vaffanculo!
Si narra di migliaia di piante gettate nella spazzatura perché non approvate dall’architetto di fama - strafulminateli! - di pavimenti in marmo di Carrara distrutti dalle scelte del nuovo inquilino. Una montagna di denaro sperperato in quel posto merdifero ed incivile che è Montecarlo, che mai più visiterò se non per rallegrarmi della mia pochezza finanziaria! State allegri normodotati! Ridursi così è quanto di più triste possa capitarvi! Che rimangano reclusi in quell’enclave di stupidità, lontano da noi e dalla vita!
Vamos!
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