giovedì 20 marzo 2025

Boom!

 

Michele La Trippa
di Marco Travaglio
Finora non ho scritto della manifestazione europeista di Michele Serra e di Repubblica per due motivi. 1) Non ho capito bene per cosa o contro cosa l’avessero convocata: infatti non l’avevano capito neppure i partecipanti, ciascuno dei quali era lì per un obiettivo opposto a quello del vicino. Come se, quando facevamo i Girotondi, non avessimo chiarito che eravamo contro le leggi ad personam e l’editto bulgaro di B. e ci fossimo ritrovati in piazza il Caimano Fan Club. 2) Ogni giornale in crisi è libero di inventarsi le iniziative promozionali che preferisce (magari evitando di arruolare post mortem gl’incolpevoli Spinelli, Colorni e Rossi). Purché se le organizzi in proprio e se le paghi di tasca sua. Poi lunedì Serra ha scritto: “Ringrazio il Comune di Roma che ha organizzato tutto”. E l’ha pure pagato con 270 mila euro di fondi pubblici (non solo per le normali spese di pulizia e polizia, ma per tutto il cucuzzaro), senza aver votato delibere in proposito. Ma come: non era una piazza “spontanea”, autoconvocata “dal basso” per riunire migliaia di persone ansiose di dire sì ma anche no alla Ue che riarma con 800 miliardi i 27 eserciti nazionali? E allora perché la sfilata sul palco delle firme di Rep e in piazza di Schlein, Gentiloni, Calenda, Boschi &C. l’ha pagata Pantalone? Ernesto Nathan, il sindaco mazziniano d’inizio ’900, tagliò i fondi comunali per nutrire i gatti randagi e nacque il detto “Non c’è trippa per gatti”. Ora, con Gualtieri, la trippa è tornata. Ma solo per Serra&C. Roba da far impallidire Cetto La Qualunque.
Non sappiamo se la Corte dei Conti e la Procura avranno qualcosa da dire su questo abuso di risorse pubbliche che puzza tanto di peculato. Ma sappiamo cosa direbbero Rep&Pd se un sindaco di destra finanziasse uno spottone a Giornale, Libero e Verità; o se Virginia Raggi (decine di volte indagata e/o imputata e sempre assolta) avesse fatto lo stesso per una sfilata grillina. E pare che non sia neppure un caso isolato, ma un format: altri due sindaci del Pd, il bolognese Lepore e la fiorentina Funaro, annunciano una nuova tappa del Rep Tour a Bologna il 5 aprile (stesso giorno della manifestazione degli alleati 5Stelle, ma sarà solo un caso). Anche lì paga Pantalone? Se, come dicono, “ce lo chiedono i cittadini”, promuovano una raccolta fondi privati o li chiedano al gruppo Gedi, che nel solo 2023 ha incassato 6,7 milioni dallo Stato. Per fortuna, grazie ai suoi lettori e abbonati in continua crescita, il Fatto non ha bisogno di certi mezzucci. Ma quasi quasi ne approfittiamo anche noi. Siccome l’Europa è già presa, pensavamo a una bella piazza per l’Oceania. Anche quella è un continente, no? Quindi speriamo che i sindaci del Pd non vogliano discriminarla: attendiamo il bonifico.

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