O notte, o dolce tempo, benché nero,
con pace ogn’opra e ogni pensier imbraghi,
grazie che fai ne’ più solinghi luoghi
al chi vuol tua mercé tenere a caro.
Tu mozzi e tronchi ogni stanco pensiero,
che l’affannosa mente affligge e piaghi;
e ‘l pianto asciughi, e ‘l dolor temp’ri e vaghi
col tuo silenzio e col passo leggiero.
Lasso, talor chi nasce a gran tormento
in te, quasi obliando, ogni sua cura
al mondo, al ciel, a sé rende perdono.
Sol tu a chi t’ama mostri il tuo tesoro;
ma chi t’offende, hai sì dura ventura
che vive desto, e ‘l tuo poter non dono.
- Michelangelo Buonarroti
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