martedì 2 luglio 2019

Auspicanti disastri



Deve essere stata una lunga notte insonne quella appena trascorsa nel giornale più auspicante tremebonde tragedie economiche che si conosca, un concentrato di livore e di speranza nell'Europa di Gin Tonic affinché la tanto adulata infrazione ci venga finalmente e politicamente elargita, per rispolverare gli antichi e sempreverdi motti alla "è l'ora dei sacrifici per tutti" con tanto di cottarellate e "ce lo chiede l'Europa" annessi.
Novene, ceri accesi ovunque, ceci sui cui posare le esauste ginocchia, non sono purtroppo, per loro, bastati ad evitare l'inaudito dato positivo, spiazzante più che vedere picernie e  madie impegnarsi in ragionamenti politici, arrivato dall'Istat. E la "dichiarafione" matarelliana, che vedendo i conti in ordini non prevede assolutamente il cartellino giallo del tempio della Burocrazia nei nostri confronti, ha avuto lo stesso effetto di proporre uno yogurt scaduto ad un diarroico seriale. 
Nella notte però il Profeta Biliante, lo Schiumoso Rancorante, il vate del giannininesimo, il Teorizzante Sventure e Sconquassi per la causa comune, l'Alfiere di Gedi, in accordo con Stampa e famigliola torinese, ha cogitato l'articolo dal titolo "Quello che i dati non dicono sull'economia" un impasto di trame, supposizioni infingarde, ragionamenti su specchi scivolosi da rendere la piaggeria una caramellina all'orzo. 
E siccome non si può leggere interamente un minestrone di sospetti, di rigurgiti, di calcoli alla cazzo&campana, ecco alcuni passaggi di quest'opera magna di come il pensiero possa venir fuorviato per la causa comune, quella del bastone e la carota confindustriana:

"C’è tanto entusiasmo, motteggia l’ineffabile Conte, premier ombra del governo legastellato, mentre vaga ramingo nei cortili del palazzo Justus Lipsius in cerca di un qualunque alleato disposto ad ascoltare la suicida posizione italiana sulle nomine Ue. «Avanti così», cinguetta Matteo Salvini, Capitano del governo verde.
«Oggi è una bella giornata », sfarfalla Di Maio, Caporale del sub-governo giallo. Sono tutti contenti, nonostante il fallimento europeo e tricolore della doppia missione Osaka-Bruxelles.
L’Istat, finalmente guidata dall’amico e patriota Blangiardo, regala al Paese un maggio felice per il mercato del lavoro."

"Dieci mesi dopo, i dati ufficiali dicono che il precariato non è sconfitto (anche se cresce meno) e che il lavoro non è finito (anche se cresce poco). Dunque, si può capire che il leader grillino accusi i "profeti di sventura". Ma farebbe bene a moderare gli entusiasmi."

"L’assestamento di bilancio appena approvato dal Consiglio dei ministri tura le falle del 2019, ma non dà nessuna garanzia sul 2020-2021 alla nuova Commissione che si insedierà a novembre, né in termini di ripresa della congiuntura né in termini di risanamento dei conti pubblici. Come sempre, Mattarella allarga fino al limite la fisarmonica dei poteri presidenziali, offrendo la sua garanzia personale e istituzionale sulla tenuta del bilancio italiano e cercando così di inchiodare la maggioranza ai suoi doveri."

Bignamicamente parlando, la lezione da dare alle nuove generazioni, il consiglio eruttante da queste parole è uno ed uno solo: piuttosto che fare il giornalista in questo modo, andate ad estrarre zolfo. 
Gruberate gente, gruberate!

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