lunedì 14 novembre 2016

Il destino


"Il destinoo! Il destinoo! Il destino è quel che è, non c'è scampo più per me!"
Come non accostare le profetiche parole di Frederick Frankestein alla vita, che ho recentemente letto, dell'astronomo francese Guillaume Le Gentil, un prozio certo del rag. Fantozzi? 
Nato nel 1725 il partecipò alla prima spedizione scientifica internazionale della storia, nel 1761, incentrata sulle rilevazioni scientifiche durante il passaggio di Venere davanti al Sole, avvenimenti irregolari in quanto si verificano a coppia in un intervallo tra loro di otto anni, per poi non ripetersi più per almeno un secolo. Da questi rilevamenti effettuati in vari punti della terra, si sarebbe dovuto, attraverso triangolazioni, rilevare la distanza del Sole dal nostro pianeta e il posizionamento degli altri componenti il sistema solare. Partirono studiosi dalla Francia, dalla Germania, dall'Italia e da altre nazioni.
Guillaume parte con la sua attrezzatura verso l'India con un anno d'anticipo ma, per vari scherzi del destino, il giorno del passaggio di Venere davanti al Sole, si trovava ancora in barca, il posto peggiore per fare dei rilevamenti, più che andare a casa di Bertone per cercare di vivere la carità evangelica.
Ma Le Gentil non si perse d'animo! Il passaggio seguente sarebbe avvenuto otto anni dopo, nel 1769, e lui, seraficamente, si preparò all'evento, allestendo un osservatorio di prim'ordine e verificando scrupolosamente gli strumenti.
E venne il gran giorno, il 4 giugno 1769! Una splendida giornata di sole, Giullaume non stava più nella pelle! Ma ecco che al momento del passaggio di Venere... arrivò una solitaria, unica, incredibilmente beffarda nuvola, anch'essa antenata di quella celeberrima del ragioniere Ugo, scatenante piogge quando attorno vi era il solleone!
Il fatto incredibile è, come descrivono le cronache, che la nube dell'astronomo rimase davanti al sole tutto il tempo del transito: 3 ore 14 minuti e sette secondi! Standing ovation difronte a questa sfiga planetaria! Vi immaginate il poveretto durante quel lasso di tempo? Le sue imprecazioni, i suoi lamenti, la sua incazzatura da record, la speranza di veder la nuvola muoversi? 
Mi ricorda quando organizzai un pullman per andare a Monaco a vedere l'eclissi di sole e la rabbia nel vedere il cielo tedesco nuvolo e beffardo!
Ma Guillaume ha battuto chiunque! Non contento il destino, al solito bastardo, gli riservò altre sorprese: dopo aver riposto gli strumenti e preparatosi per il rientro a casa, il poveretto si prese una dissenteria epocale che lo costrinse ad un anno di riposo, trascorso il quale s'imbarcò rischiando la morte per aver preso un ciclone al largo dell'Africa. 
Arrivato in Francia dopo oltre 11 anni.. scoprì infine che i parenti, compresa la moglie che si era risposata, dichiarandolo morto, gli avevano dilapidato tutto il patrimonio!
Serve altro per incastonare Guillaume Le Gentil nel Pantheon degli sfigati e ogniqualvolta c'accadrà qualcosa di anomalo e di storto, evitar d'imprecare rivolgendogli un affettuoso pensiero solidale?

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