Un luogo ideale per trasmettere i miei pensieri a chi abbia voglia e pazienza di leggerli. Senza altro scopo che il portare alla luce i sentimenti che mi differenziano dai bovini, anche se alcune volte scrivo come loro, grammaticalmente parlando! Grazie!
martedì 31 maggio 2016
Number One
Gaspare Galasso, un ragazzo italiano che eccelle in un'arte, a volte fastidiosa, che richiede ingegno e soprattutto tanta faccia tosta.
Quale?
L'imbucato!
Anzi il re degli imbucati! Guardate sabato scorso dov'era al Meazza di Milano!
Tralasciando il perché faccia tutto questo, Gaspare ha ridicolizzato il sistema di sicurezza per una manifestazione importante com'è la finale di Champions.
Guardate anche il video Gaspare frega la security
C'è da rimanere basiti!
E se fosse stato uno che aveva in mente di fare del male?
domenica 29 maggio 2016
Eccezione
Mica vero quel che sentenzia Schopenhauer (vorrei chiarire che non sono tanto acculturato da citarlo perché ne abbia letto opere o tantomeno discusso di lui ad una verticale di Krug come fanno certi intellettuali, specialmente di sinistra, per darsi tono e scroccar provvigioni mentre, attorno al loro gracchiare, ideali fondanti sinistra e visioni di uguaglianza, vengono calpestati come merde di vacca ancora fumanti e da essi completamente ignorati, tra un prosit ed un ruttino post bollicine, per lauto compenso o scrivania in mogano. Mi è capitata una sua frase, in Cosmo di Michel Onfray (si questo lo sto leggendo ed è un gran bel libro))
Che diceva lo Schop? "Il desiderio non mantiene mai le sue promesse."
Mi permetto di contraddirla Schop!
E ritorno per questo ai pensatori moderni, a certi critici sbarcanti il lunario, a questi fruitori di visibilità per posizionare grani d'incenso sull'altare al dio Ego.
A questi sudditi del magnetismo deviante proprio pensiero, per il potere di turno.
In particolare la frase di Schop mi focalizza su uno, l'Eterno Scocciato, uno che ha sempre quell'atteggiamento tipico di chi, dopo una corte spietata ad una gnoccona epica, dopo aver speso denari in regali e cene, fortune per poterla conquistare, mentre lo schiocco della giarre sentenzia che il momento bramato (più che un neurone dalla Picierno) parrebbe finalmente giunto, costui viene rapito nel bel mezzo da un'invasione aliena.
Non è mica vero, filosofo Cacciari, che il desiderio non mantenga le sue promesse!
Dopo che lei ha annunciato di votare Si alla riforma costituzionale anche se, a detta sua, è palesemente una puttanata, avevo un grande desiderio, promettente pace e rilassatezza con me stesso: mandarla a cagare!
E dopo che l'ho fatto, il desiderio ha mantenuto le aspettative!
Scusa, Schop!
Sgomento
Passa inosservata perché l'assuefazione ha raggiunto tali livelli che potremmo non indignarci nemmeno se Confindustria decidesse di schierarsi apertamente per il Si, dopo aver scritto al Bomba la legge capestro del Jobs Act (vedere la lotta in Francia che ha spento persino le Centrali nucleari per protesta). Ha aderito ieri? E allora non protesteremmo neppure se un candidato a sindaco di una grande città di fosse dimenticato di comunicare la proprietà di una casa in montagna. Ah... L'ha già fatto Sala a Milano? E nessuno l'ha preso a calci? Ma Sala è quello che ha gestito la grande sagra Expo, chiusa in deficit, dove la gente faceva tre ore di coda per mangiare sushi a prezzi folli e i cui spazi ancora non sono stati destinati ad altro? Ah, è lui?
Ci saranno vecchi compagni, quelli di una volta che facevano le ferie davanti ad un padellone alle feste dell'Unità, che si saranno incazzati per come la Fatina si è permessa di tirare in mezzo l'Anpi ed i partigiani (mi ci sono iscritto venerdi scorso tessera 045936) il cui direttivo si è espresso ufficialmente per il No. Dai! Sicuramente sarà così. L'Anpi che dice no viene criticata e Confindustria che approva, applaudita? Dal Governo che dovrebbe essere neutrale?
E nessuno di quelli che faceva girotondi manifesta disappunto? Daii!
Ma allora ecco perché è passata inosservata! Assuefazione a livelli record! Tutto è chiaro! Mi sono indignato molto. In solitudine. Su cosa? Che un ministro degli Interni e il suo partito, chiamiamolo così per capirci anche se NCD è un anfratto di inquisiti doc, abbia bloccato una riforma sulla prescrizione, che l'avrebbe riportata nella decenza della legalità, aumentando nel contempo anche le pene per la corruzione. E il ministro degli interni ha trovato solidarietà nell'altro meandro di inquisiti, l'Ala retto da un plurindagato ora facente parte della maggioranza e questi han fatto la voce grossa, intimorendo i discendenti del partito di Enrico Berlinguer, senza che nessuno abbia manifestato rigurgiti di nausea, di furibonda protesta, di inquietudine.
Nessuno. Tutti assuefatti. E l'assuefazione è anticamera per una dittatura.
Per questo ci sentiamo soli.
sabato 28 maggio 2016
Dalla mostra
Mostra fotografica Croce- 1958 ragazzo in bicicletta
Come si nota il ragazzo avrà si il radiolone anziché le cuffiette, ma trasporta tesori immutabili nel tempo
Sorpresa
Dote innata riservata a pochi. Intuito quasi sovrannaturale. Soffiata angelica. Come infilarsi a Piacenza in una mostra fotografica e scoprire annessa la presentazione di due rum, uno colombiano ed uno di Panama con naturalmente sovrabbondanza di cioccolato! Quanto vi stimo numi celesti!
Un saluto
Standing ovation per un grandissimo artista che ci lascia dopo un'interminabile carriera che ha dato lustro all'Italia.
Riposa in pace Giorgio!
venerdì 27 maggio 2016
Incontro
In un ristorante del centro, ecco arrivare a fianco del mio tavolo l'Invasato. Giovane, brillante già all'entrata, raggiunge al tavolo altri signori, forse evidenziando, con il suo ritardo, la scocciatura per giorni astronomici, composti solo di ventiquattro ore.
Giacca blu, camicia celeste e cravatta in tonalità giallognola, l'Invasato credo avesse anche il padre seduto al tavolo che, da quel che doceva, sembrava un medico.
Il nostro invece ho dedotto lavori in un'azienda a Milano che, a detta sua, lo lancia nel mondo per missioni economiche importanti.
Stupiva la sua entrata nei discorsi degli altri astanti: ogni volta che i tre nominavano una città del globo, il nostro partiva a razzo enunciandone bellezze, svelandone misteri, evidenziandone carenze organizzative. Nell'ordine ha radiografato Madrid, New York, Città del Capo, Città del Messico ed anche altre che non ricordo, forse perché offuscato da un buon rosso. Dava l'impressione però di andare un po' troppo noziosamente, quasi come se avesse trangugiato tutte le Lonely Planet in circolazione per profumarsi dinamicamente a mo' di perno dell'economia globale. Il colpo di fioretto però è scoccato allorquando ha, creando l'atmosfera con un abbassamento di voce, svelato la politica economica dei prossimi anni negli Usa, la quale essendo, a suo dire, basata per il 70% sulle industrie belliche, sarà conseguentemente armigera, scoop tanto importante ed originale da ridurre Fatima in un chiacchiericcio da bazar e facendomi sentire tronfio di eccitazione per aver vissuto tale evento live, basilare per il mondo dei prossimi lustri.
Che notizia ragazzi! L'Invasato, voglioso di presenzialismo ha continuato a sfornare idee, progetti su chef stellati, su commercio con la Bulgaria, con la Romania tanto che al dessert ho cominciato a chiamare a voce alta mio padre Piero per organizzare la prossima serie di Quark, sentendomi, grazie a lui, un Angela.
Notavo che ogni tanto mi guardava, rammaricandosi della mia impassibilità, deleteria per uno come lui che si rigenera solo davanti a bocche aperte e stupite, simili a quelle che si farebbero vedendo Belen correrci incontro al grido di "amore miooo!"
Li ho lasciati, salutandoli, dopo aver gustato una sambuca ed uscendo ho telefonato all'agenzia, disdicendo il volo aereo per Sofia, oramai inutile dopo l'incontro con codesto ebbro di sé.
La pesa
E quindi dopo averlo evitato, in piega meglio di Valentino, dopo aver fatto passare eternità fingendo indifferenza, amnesie, sono andato al controllo medico. Entrato, come un novizio al Moulin Rouge, ho assunto un atteggiamento simile ad un lavavetri di grattacieli, arrampicandomi per cercar di distogliere, senza successo, colei che, a breve, mi avrebbe mandato, come un manzo al mercato, in pesa.
Già sapevo, posizionando il fermo della cinta al primo buco o, qualora desiderassi assumere postura tipica di chi sta per soffiare su una torta con decine di candeline accese, addirittura al secondo, che l'adipe s'era rigenerato alla grande, facendo scomparire la vista della bottoniera di mezza vita e rendendo la cravatta simile ad un arco!
E mentre parlavo, adocchiavo lo strumento di tortura, di verdetto, rimanere inflessibile sullo zero.
"Bene adesso vada sulla bilancia!" mi dice il medico. Ed io, sconsolato più di Orfini davanti alla parola decisionismo, salgo e rivedo, come ai bei tempi, la lancetta indicatrice girare a gran velocità come quella del pungiball del luna park colpito ai tempi dal braccio di ferro de noantri, fermandosi a sfiorare impercettibilmente il quintalozzo, le nefaste tre cifre, l'applauso a scena aperta dei club dei goduriosi culinari di tutto il globo. Come scoperto con una chianina in valigia ad una convention vegana, ho atteso il giudizio scoprendo il collo, che è arrivato in versione sibilo fischio, propria di quell'ammirazione deleteria di chi, al primo movimento dei tuoi bulbi, è pronto a sgusciare la spada scintillante da samurai.
Cercando di nascondermi dietro la frase alla Picierno "si, ma sono vestito!" manco fossi Tyron Lannister nel Trono di Spade, sono stato redarguito alla grande ed uscendo mi sono diretto triste e sconsolato dal mio amico ristoratore dove, tra linguette al polpo, filetto di tonno, fragole con gelato, caffè e sambuca, ho cercato di ritrovare me stesso, riuscendovici.
Hic!
È per la privacy
Poi ti fanno venire un prolasso in nome della privacy, ti fanno compilare e firmare fogli, recitando ruoli di corretti ed integerrimi. Se mandi a ritirare gli esami del sangue da un parente, pretendono copia del tuo documento, firme e ci manca il riconoscimento della retina e le impronte digitali. È la privacy bellezza! Come qui nell'ex ospedale militare, ora usl: ogni tanto esce una volantina e urla un nome e poi con voce da soprano si rivolge al chiamato di turno con domandine riguardose e preservanti la riservatezza medica del tipo:
"lei? È diabetico? No? Pressione alta? Prima porta a sinistra!"
"Chi deve fare visita cardiologica? Lei? Prende il Coumadin?"
Deontologicamente perfetta! Ci manca che urli "chi ha il morbo di Parkinson? Chi evacua color curcuma? Chi ha battuto il record di flautolenze? Chi scatarra vermiglio?" e sarebbe da Nobel!
Ma è la privacy bellezza!
Torneo al via
Come ogni manifestazione importante impone, parte anche quest'anno in occasione degli Europei di calcio in Francia, il Torneo dei pronosticatori "Groppoli 2016".
Con un'iscrizione minima, si potrà battagliare per arrivare al vincitore del concorso.
Questo è il link per entrare nel sito, ancora in costruzione, per scaricare il file excel ove mettere i pronostici.
E che vinca il migliore!
Torneo Groppoli 2016
giovedì 26 maggio 2016
Stralcio
"Anche Garibaldi con il suo -Obbedisco!- ammiccava al Si referendario. Pare inoltre che il "nostro" Sandro Pertini, attraverso segnali di fumo con la pipa, apprezzasse lo sforzo comune dei veri uomini di sinistra, come noi, per i cambiamenti salutari alla Costituzione"
(Dal Bignami del Bomba - Ed.Boschi)
mercoledì 25 maggio 2016
Live
La Serracchiani dalla Gruber, in presenza di Bianca, la figlia del mitico Enrico Berlinguer, sta facendo la classica figura renziana, lei che anni addietro parlava in un'altra maniera, quasi si fosse sdoppiata, come le poltrone su cui siede (regione Friuli e vicepresidente del PD).
Ad ogni giusta osservazione, annuisce dando ragione all'astante, poi riparte sfoderando la solita collana di mezze verità o, sull'esempio del bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, di mezze palle come da manuale tascabile del Bomba. E con quella faccia da suorina novizia sorpresa a trangugiar cervogia durante un digiuno stretto, pare una venditeice obbligata ad appioppar almeno un folletto, per non essere licenziata, in un quartiere popolato da cavatori carrarini in sciopero.
Bene ha fatto Bianca a rimarcare la speranza che cessi questa cagnara, fatta di mezze verità o mezze palle, provocanti un rimescolamento agganciante all'amo probabili babbei in pectore.
E la Serracchiani ha annuito, dando ragione alla figliola del defunto uomo per bene.
Come descritto al capitolo V del bignami Bomba edizioni Boschi.
Il Futuro? Del mare?
Il nome è altisonante, Sea Future, la location pure, l'Arsenale Militare. Parteciparvici è impossibile, non siamo tecnici del settore. Il futuro del mare quindi è questo? Ammiraglioni pluridecorati, compreso quello che tra un mese va in pensione con qualche problemuccio, immagini di delfini, di satelliti, ci manca quella del pescatore che fumando il sigaro pesca un sarago con a fianco il nipotino gaudente, mentre il sole scende alle spalle, e lo sviare, il camuffare, il nascondere il leitmotiv della manifestazione in svolgimento a La Spezia è completo.
Trattasi di bancarelle armigere subacquee, di ingolosire paesi minori ad acquistarci le navi militari che dismettiamo, dopo averle risistemate, per una difesa moderna anche per loro (altro inglesismo becero: l'usato navale sicuro si chiama "refitting")
Chissà quali conquiste sono esposte, chissà quali meravigliosi sistemi per uccidere senza inquinare il mare verranno presentati!
Ma è il lavoro, ma sai quanta occupazione, ma non ti rendi conto di quello che possiamo ottenere dal Futuro del Mare? Pare già di udirli i difensori della Difesa. Refitting perché noi, grazie alla ministra Gianna&Pinotta spenderemo qualche miliardo in navi ultramoderne, ma il fatto che non abbiamo soldi per le cure costose anti cancro passa in secondo piano.
Altri mi diranno che partecipano all'evento marine illustrissime quali Argentina, Marocco, Brasile, Ecuador, Ghana, Egitto... Egitto? Ah c'è anche l'Egitto?
E allora chiedete ai rappresentanti se ci sono novità su Claudio Regeni, no?!!
Oh, naturalmente dopo che abbiano acquistato qualche nostra bagnarola e senza che li disturbiate tanto! Mi raccomando!
martedì 24 maggio 2016
Parrebbe vero ma non ci credo!
Si, lo so che potrebbe essere vero!
Ma non ci credo! Anzi finché non vedo non crederò
(cit.)
So anche che ne ha parlato il Secolo, che addirittura
alcuni hanno visto con i loro occhi quello che, a prima vista, parrebbe essere
una delle più grandi baggianate di questo millennio.
Ma io resisto e non cedo!
Vi prego lasciatemi pensare che sia tutta una bufala,
costruita ad arte per poi sbugiardarci, prendendosi una rivincita dopo anni di
mugugni, critiche, fantasmagoriche prese per i fondelli!
Voglio continuare a sperare che sia tutta una
baggianata.
Per la mia salute, per la loro pace.
Pare infatti che nella nuova Piazza Europa, che verrà
inaugurata a giugno vi saranno delle novità.
Lasciando stare il progetto, la sua utilità, i costi
levitati, i tempi prolungati, facendo finta che le leggende metropolitane che
vorrebbero alcune modifiche strutturali per un abbaglio nel progetto, che,
parrebbe, aver fatto sostituire i cubetti piastrellanti la piazza, con un
modello meno pesante, come se i calcoli li avesse fatti, con tutto il rispetto,
il mio lavascale, tralasciando anche il vento vociferante che vorrebbe vietate
da ora in poi le manifestazioni di popolo all'interno della piazza sempre per
una portata inferiore del costruito, c'è un altro aspetto, un'ipotesi che sta
affiorando in questi tempi d'attesa per l'inaugurazione del complesso: le
panchine.
Sarebbero più alte di quelle mitiche in cui tutti
abbiamo giocato a pallone e che erano le porticine per mitiche sfide
interminabili, e conseguentemente più scomode.
Vabbé si potrebbe liquidare il tutto con un'alzata di
spalle. Pazienza, vorrà dire che, sedendovici, dondoleremo le gambe! Se tutto
il male fosse quello!
Già! Ecco che alla domanda del perché le abbiano fatte
così, sembrerebbe, dico sembrerebbe che la ragione sia... no! Scusatemi ma
stavolta non ce la faccio!
Veramente! Vi chiedo perdono ma non riesco ad andare
avanti!
Dai parliamo d'altro! Parliamo della fiera armigera
che si svolgerà dentro l'arsenale blindato, ad uso e consumo dei paesi
guerriglieri e che chiamano, a cazzo, come SeaFuture, quasi a significare
bellezza e bontà marina!
No! Anche di quello non voglio parlare perché mi
nausea!
Parliamo dei lupini, dei muscoli, ma non mi fate
parlare di quella cosa lì!
Se fosse vero che le panchine... gulp!... che le
panchine.. siano più alte del normale perché sotto, sotto le panchine, sono
posizionati i tubi di sfiato del garage... se fosse vero... vi assicuro lustri
interi di sbeffeggiate, di lettere a quotidiani, televisioni della galassia,
CNN compresa, lettere a società di progettazione americane, russe, finniche!
Vi rendete conto?
I gas di scarico delle auto del parcheggio sotterraneo
dovrebbero uscire dai camini posti sotto le panchine??
Ditemi vi prego che non è vero!
Ditemelo!
E se un altro architetto si è preso il diritto di
mascherare tubi sfiatanti in nome dell'estetica, facendoci fare fumenti alla
CO2, io vi prometto, solennemente, che andrò alla ricerca di questo... avete
capito cosa vorrei dire.. per incontrarlo, per capire, per consigliarli
un'analista valido.
Possibile che abbiamo due piazze che si sono
trasformate in centro raccolta di imbecilli, di inappetenti all'utile?
Comunque, continuo a non crederci! Speriamo che non ci
siano e se ci fossero che almeno fungano da aspirazione!
Comunque non può essere vero!
lunedì 23 maggio 2016
È l'ora!
Tutto a posto, venerdì prossimo mi iscrivo all'Anpi. Invito tutti coloro che percepiscono la gravità del momento a fare altrettanto.
(Sez via Filippo Corridoni tel 347 5372977 per appuntamento)
Non praevalebunt!
Ogni volta
Ogni volta che salgo su un mezzo pubblico a La Spezia, sono assalito da sensazioni ondivaghe, spiazzanti, variegate.
Se penso che, architettonicamente, il conducente, prendiamo del "3", potrebbe mettere un fermo al volante e farsi una canasta con un passeggero da Mazzetta a Piazza Chiodo, mi viene l'orticaria.
Si, i nostri avi infatti tracciarono una linea retta attraversante quella zona cittadina: dritta, perfetta, sontuosa.
Ed invece quando arrivi nel cantiere Verdi della piazza che fu, ecco le chicane, la secca "zeta" da fare per sottostare al pensiero di archistar a cui il precedente ordine viario non ha mai importato un fico secco.
Sterzo e contro-sterzo per far inchinare l'utilità della semplice perfezione architettonica al nuovo che avanza, allo spazio da destinare a dei portali in ferro colorati.
Come quei babbei che portandosi in casa creazioni di designer perennemente in analisi, pranzano in perenne equilibrio instabile su seggiole scomodissime, appoggiando piatti e posate su costosissimi tavoli scoscesi, belli a vedersi (forse) ma di un'urticante scomodità a volte sfociante in un'inappetenza preoccupante al punto da indurre il malcapitato a gustarsi l'amatriciana seduto sulla tazza del bagno, felice ugualmente di aver un arredamento alla moda, essenziale, a detta sua, per vivere dignitosamente in questo mondo.
Mah!
Salubre esempio
E finalmente si incomincia a respirare, forse il
momento tanto atteso di una nuova fase s'inizia ad intravedere, con un nuovo
inizio e una nuova storia. Dopo decenni di consociativismo, di lotte intestine,
di panorami immoti ecco spuntare sano dissenso, linfa basilare per una
rinascita. Come ha fatto Alessandro Pollio, dimettendosi da assessore del
comune di La Spezia ed in più dal Partito Democratico (tutte le volte che lo
scrivo, mi prudono le mani, chissà perché...)
Pollo riassume il Problema in poche parole:
"I
partiti sono utilissimi pe un'elaborazione complessiva del modello di società.
Nel momento in cui questa funzione viene meno e si trasforma in meri comitati
elettivi dove non è importate quello che pensi ma con chi ti schieri, allora i
partiti stessi perdono la loro funzione e la loro stessa ragione di esistere.
Le ultime vicende dimostrano questa involuzione."
Nient'altro da
aggiungere, tutto condiviso! Da decenni sono sintonizzato su queste onde che,
spero, siano portatrici di un sano vento rivoluzionario.
Anche se va detto,
continua silente e mefitica la guerra provinciale tra l'amante dei covoni e
colei che è "di tutti loro."
Comunque grazie Alessandro Pollio per questa
ventata di novità e di speranza!
domenica 22 maggio 2016
Fatto grave
L'ho sentito con le mie orecchie. Rai 3, "In mezz'ora" di Lucia Annunziata. Ospite un pericolo per la democrazia parlamentare, un liofilizzato di diktat dei poteri forti, una che trasforma un referendum di modifica alla carta costituzionale in un coacervo di personalismo, di inettitudine, d'ingerenza, di maldestro tentativo usurpante valori conquistati con sangue, fatica e dolore.
L'ancella del Bomba, la Mnemonica Asfaltante i poteri del Parlamento ha dichiarato che i veri partigiani voteranno SÌ alla riforma.
Si è permessa di toccare il sacro, si è sentita autorizzata a frullare valorosi eroi dentro a questa pericolosa e destabilizzante propaganda politica che sino ad ottobre danneggerà ideali e salde conquiste di libertà.
Gravissimo evento che, si spera, provochi un intervento del Capo dello Stato.
Che fermi questa deriva, questa slavina.
Ministro Boschi: si sciacqui la bocca prima di tirar in ballo i partigiani.
E pensi ai problemi di casa sua. Che sono tanti.
La informo inoltre che domani m'iscriverò all'Anpi.
Cambiamenti
L'articolo 70 della Costituzione attuale:
La funzione legislativa è esercitata collettivamente dalle due Camere.
Se passa il Referendum diverrà così:
"Articolo
70. – La Camera dei deputati esamina i disegni di legge concernenti le materie
di cui all’articolo 117, secondo comma, fatto salvo quanto previsto dal terzo
comma del presente articolo. Dopo l’approvazione da parte della Camera, a tali
disegni di legge il Senato federale della Repubblica, entro trenta giorni, può
proporre modifiche, sulle quali la Camera decide in via definitiva. I termini
sono ridotti alla metà per i disegni di legge di conversione dei decreti-legge.
Il Senato
federale della Repubblica esamina i disegni di legge concernenti la
determinazione dei princìpi fondamentali nelle materie di cui all’articolo 117,
terzo comma, fatto salvo quanto previsto dal terzo comma del presente articolo.
Dopo l’approvazione da parte del Senato, a tali disegni di legge la Camera dei
deputati, entro trenta giorni, può proporre modifiche, sulle quali il Senato
decide in via definitiva. I termini sono ridotti alla metà per i disegni di
legge di conversione dei decreti-legge.
La
funzione legislativa dello Stato è esercitata collettivamente dalle due Camere
per l’esame dei disegni di legge concernenti le materie di cui all’articolo
117, secondo comma, lettere m) e p), e 119, l’esercizio delle
funzioni di cui all’articolo 120, secondo comma, il sistema di elezione della
Camera dei deputati e per il Senato federale della Repubblica, nonché nei casi
in cui la Costituzione rinvia espressamente alla legge dello Stato o alla legge
della Repubblica, di cui agli articoli 117, commi quinto e nono, 118, commi
secondo e quinto, 122, primo comma, 125, 132, secondo comma, e 133, secondo
comma. Se un disegno di legge non è approvato dalle due Camere nel medesimo
testo i Presidenti delle due Camere possono convocare, d’intesa tra di loro,
una commissione, composta da trenta deputati e da trenta senatori, secondo il
criterio di proporzionalità rispetto alla composizione delle due Camere,
incaricata di proporre un testo unificato da sottoporre al voto finale delle
due Assemblee. I Presidenti delle Camere stabiliscono i termini per
l’elaborazione del testo e per le votazioni delle due Assemblee.
Qualora
il Governo ritenga che proprie modifiche a un disegno di legge, sottoposto
all’esame del Senato federale della Repubblica ai sensi del secondo comma,
siano essenziali per l’attuazione del suo programma approvato dalla Camera dei
deputati, ovvero per la tutela delle finalità di cui all’articolo 120, secondo
comma, il Presidente della Repubblica, verificati i presupposti costituzionali,
può autorizzare il Primo ministro ad esporre le motivazioni al Senato, che
decide entro trenta giorni. Se tali modifiche non sono accolte dal Senato, il
disegno di legge è trasmesso alla Camera che decide in via definitiva a
maggioranza assoluta dei suoi componenti sulle modifiche proposte.
L’autorizzazione
da parte del Presidente della Repubblica di cui al quarto comma può avere ad
oggetto esclusivamente le modifiche proposte dal Governo ed approvate dalla
Camera dei deputati ai sensi del secondo periodo del secondo comma.
I
Presidenti del Senato federale della Repubblica e della Camera dei deputati,
d’intesa tra di loro, decidono le eventuali questioni di competenza tra le due
Camere, sollevate secondo le norme dei rispettivi regolamenti, in ordine
all’esercizio della funzione legislativa. I Presidenti possono deferire la
decisione ad un comitato paritetico, composto da quattro deputati e da quattro
senatori, designati dai rispettivi Presidenti. La decisione dei Presidenti o
del comitato non è sindacabile in alcuna sede. I Presidenti delle Camere,
d’intesa tra di loro, su proposta del comitato, stabiliscono sulla base di
norme previste dai rispettivi regolamenti i criteri generali secondo i quali un
disegno di legge non può contenere disposizioni relative a materie per cui si
dovrebbero applicare procedimenti diversi".