venerdì 27 maggio 2016

Incontro


In un ristorante del centro, ecco arrivare a fianco del mio tavolo l'Invasato. Giovane, brillante già all'entrata, raggiunge al tavolo altri signori, forse evidenziando, con il suo ritardo, la scocciatura per giorni astronomici, composti solo di ventiquattro ore. 
Giacca blu, camicia celeste e cravatta in tonalità giallognola, l'Invasato credo avesse anche il padre seduto al tavolo che, da quel che doceva, sembrava un medico.
Il nostro invece ho dedotto lavori in un'azienda a Milano che, a detta sua, lo lancia nel mondo per missioni economiche importanti. 
Stupiva la sua entrata nei discorsi degli altri astanti: ogni volta che i tre nominavano una città del globo, il nostro partiva a razzo enunciandone bellezze, svelandone misteri, evidenziandone carenze organizzative. Nell'ordine ha radiografato Madrid, New York, Città del Capo, Città del Messico ed anche altre che non ricordo, forse perché offuscato da un buon rosso. Dava l'impressione però di andare un po' troppo noziosamente, quasi come se avesse trangugiato tutte le Lonely Planet in circolazione per profumarsi dinamicamente a mo' di perno dell'economia globale. Il colpo di fioretto però è scoccato allorquando ha, creando l'atmosfera con un abbassamento di voce, svelato la politica economica dei prossimi anni negli Usa, la quale essendo, a suo dire, basata per il 70% sulle industrie belliche, sarà conseguentemente armigera, scoop tanto importante ed originale da ridurre Fatima in un chiacchiericcio da bazar e facendomi sentire tronfio di eccitazione per aver vissuto tale evento live, basilare per il mondo dei prossimi lustri.
Che notizia ragazzi! L'Invasato, voglioso di presenzialismo ha continuato a sfornare idee, progetti su chef stellati, su commercio con la Bulgaria, con la Romania tanto che al dessert ho cominciato a chiamare a voce alta mio padre Piero per organizzare la prossima serie di Quark, sentendomi, grazie a lui, un Angela. 
Notavo che ogni tanto mi guardava, rammaricandosi della mia impassibilità, deleteria per uno come lui che si rigenera solo davanti a bocche aperte e stupite, simili a quelle che si farebbero vedendo Belen correrci incontro al grido di "amore miooo!"
Li ho lasciati, salutandoli, dopo aver gustato una sambuca ed uscendo ho telefonato all'agenzia, disdicendo il volo aereo per Sofia, oramai inutile dopo l'incontro con codesto ebbro di sé.

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