A volte mi domando: possibile vivere in un mondo sì strano?
Facciamo guerre a dei pazzi quasi con lo scadenzario in mano e non ci curiamo del fatto che molti pazzi diventano folli per la follia del mondo cosiddetto occidentale.
Leggo che in Pakistan bambini, donne e uomini fabbricano mattoni per meno di un dollaro al giorno, lavorando dodici ore!
Mi chiedo: se poi questi sciagurati un giorno imbracciassero un fucile o si legassero in cinta esplosivo, la colpa sarà soltanto la loro?
Puntualizzo: non voglio discolpare nessuno, Isis compresa! Le atrocità compiute da questi pazzi scellerati, devono essere fermate immediatamente.
Ma esiste o no un peccato comune di noi occidentali?
Le fabbriche di morte continuano a sfornare armi sempre più tecnologiche, il mondo sperpera miliardi su miliardi per acquistare distruzione del genere umano. E nessuno fa nulla!
Che strano mondo! Che strane contrapposizioni!
La storia ci propone orchi del passato, mali assoluti, Pol Pot ed Hitler ad esempio e non ci accorgiamo di avere dittatori assetati di sangue tipo quel bastardo siriano che non voglio neppure nominare, che dovremmo sgominare, che dovremmo estirpare.
Ma la stranezza di questo mondo poggia su equilibri, alla cazzo. Putin e gli iracheni non lo vogliono defenestrare ed allora, per mezzo di becere alchimie politiche internazionali, sorrette da sfaticati pagati oro che, come nel Palazzo di vetro dell’Onu, passano il tempo a non far nulla in nome di un direttorio mondiale che in realtà non esiste, tutto si marmorizza, si ghiaccia in nome di non si sa cosa.
Che mondo strano!
Viviamo lo stesso giorno, gustiamo lo stesso sole, ci abbeveriamo alla stessa acqua ma poche migliaia di scrofe detengono un potere monetario pari a quello di due miliardi di simili. Ansimiamo ad organizzare una fornace di corruttela chiamata Expo, incentrata sul cibo, mentre un miliardo e passa di uomini e donne, non hanno di che mangiare.
Bimbi che muoiono di fame! Ogni tanto ci penso. Penso e non riesco ad immaginarmi la sofferenza di un piccolo incolpevole che arso e denutrito, combatte contro la mancanza di cibo, di risorse. Chissà che idea si farà di questo mondo strano, che penserà nei terribili momenti dell’agonia. Crederà di essere nato per sbaglio dentro ad un habitat inospitale, non vedrà il momento di terminare il Calvario, mai sospetterà che a qualche migliaio di chilometri vi siano luoghi immensi dedicati all’Acquisto nei quali vengono gettate via a sera, inimmaginabili risorse che lo sfamerebbero, che salverebbero lui ed i suoi amichetti, anche il suo paese.
Ci lasciano ogni giorno trenta mila martiri per fame. Soffrendo, gridando questa atrocità. Mentre noi siamo preoccupati per il modello nuovo di auto che tarda ad uscire. Mentre attorno a noi lucrano, rubano, edificano templi del gusto, del benessere, laser accecanti che fanno perdere bussola e soprattutto dignità, al genere umano cosiddetto avanzato.
Stranezze di un mondo che evolve, al momento pare in peggio. E’ un filo conduttore che nasce dal sempre della civiltà, dalle branchie dello strapotere di classi agiate, caste inattaccabili, cultura di morte sempre in auge.
Mondo strano il nostro!
Davvero!
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