Un luogo ideale per trasmettere i miei pensieri a chi abbia voglia e pazienza di leggerli. Senza altro scopo che il portare alla luce i sentimenti che mi differenziano dai bovini, anche se alcune volte scrivo come loro, grammaticalmente parlando! Grazie!
domenica 30 marzo 2014
Messer Paravento
Ha ricevuto gli alti onori degli alti stellati, la Pinotti
ministra ieri in Fincantieri.
Ossequiata, adulata, riverita da chi teme un calo
d'interesse e di borsellino sugli investimenti prossimi delle Forze Armate.
Abbiamo una portaerei in viaggio costante a reclamizzare
prodotti nostrani, non precisamente olio e vino, nella speranza che qualche
nababbo acquisti il razzo all'ultimo grido, della tipologia che squarcia il
nemico e magari qualche sprovveduto passante, senza far rumore, odore ed
abbaglio! Un'autentica meraviglia!
Oltre al Folletto dei mari, possiamo vantarci di essere finalmente considerati nel mondo in quanto probabilissimi proprietari degli oramai
famosissimi F35, che Mister President è venuto personalmente a reclamizzare, redarguendoci per la paventata, ma per fortuna superata, insana voglia di rispedire il prodotto al mittente.
Gianna&Pinotti, in altre ere convinta pacifista, ha
tranquillizzato gli stellati!
Non tagliamo un bel nulla!
Avanti con le fregate
(che si chiamano forse così perché fregano risorse a noi imbelli?) avanti con gli
aerei che nessuno vuole!
Ieri però la scena è stata ad un certo punto
presa totalmente da lui, Messer Paravento!
Il Mega Ammiraglio, il Celeste
Aviere e il Terrestre Stellato lo hanno presentato a Lady Gianni&Pinotti:
se tagliate le spese militari, creerete disoccupazione!
Messer Paravento è uno strumento infallibile! Lo spettro
della mancanza di posti di lavoro se si rinuncia ad armarci!
E tutti di corsa a negare, a tranquillizzare ad operare
filosoficamente affinché il lavoro, continui come il produrre armi!
Deve necessariamente passare il concetto che se si rinnegano
gli acquisti, tante persone finiranno disoccupate.
Quindi prepariamoci anche noi a soddisfare codesta
equazione! Personalmente mi dovrò munire di porto d’armi, acquistando una
fiammante pistola per contribuire al lavoro di molti?
Messer Paravento è uno strumento micidiale nelle mani di chi
lucra su spettri, paure, teorie oramai in disuso. Sono coloro che ancora hanno
tanti privilegi nascosti e non nominabili, vedasi i vari circoli di Marina,
Aviazione ed Esercito ove uomini graduati e famiglie, gozzovigliano a nostre
spese in ambienti lindi e preziosi, alla ricerca di una vanagloria oramai
appassita dal correre dei tempi.
O come gli alberghi militari a Cortina, ove
per qualche sgheo puoi rilassarti a spese sempre nostre, respirando aria
pura per ricaricarti, affrontando le temibili problematiche che ti aspettano, ossia turni di guardia non si sa a cosa, e vettovagliamento.
Gianni&Pinotti ha ascoltato solennemente le parole degli stellati, ha ammirato Messer Paravento con timore reverenziale ed al termine,
assieme ad un lauto banchetto sempre da noi inferiori offerto, ha condiviso con
i presenti una nuova strategia, molto puntigliosa e sicuramente portatrice di
ritorni economici: l’esigenza di trovare un Nemico, di fomentare una nuova
paura, uno spettro aggirante tra i vicoli italici.
Gli astanti non si sono fatti trovare impreparati ed le
hanno snocciolato alcune ipotesi : Macchia Nera, Gambadilegno, gli alieni, i
nuovi comunisti abitanti pare la zona interna del Gennargentu, i filosofi
perversi, le murene, gli arabi tutti, la zia di Bin Laden, la Cina.
La Ministra ha concluso l'incontro, concordando con tutti i Padroni
delle Armi il prossimo unico obiettivo da sconfiggere che richiederà di conseguenza, l'ammodernamento delle forze di terra, acqua ed aria: Godzilla!
L'acquolina di Achab
ll Foglio di Giuliano Ferrara oramai è letto da un sparuto
manipolo di eroici babbani, oltreché da capitan Achab, rimasto affascinato
dalla visione di Ferrara in versione marina, rievocante al lupo di mare
affascinati momenti di mobydickiana memoria.
Ferrrara fa di tutto per rialzare le sorti del Foglio, non
pensando che la prima causa della debacle è la sua mitragliata di cazzate
quotidiane.
Ad esempio, per cercare una visibilità pari a quella di vestirsi
fosforescente di notte, s'inventa una critica pensate un po' a chi?...
addirittura a Papa Francesco!
Siccome il mondo loda il Pontefice, il "Grasso-che-cala" si smarca
da tutti scrivendo che il Papa è portatore di una libertà enorme che mal
s'addice al cattolicesimo.
Ci fosse il Nobel della Stronzata, dovrebbe già allertare decide
di sarti per la confezione del frac!
Non considerandolo nessuno, tenterà l'escalation: la donna
segreta di Francesco, il resoconto stenografico di un'apparizione divina nella
magione dell'Argentino, e una trascrizione del dialogo del giornalista con il
Poverello d'Assisi che, scambiandolo per un balenottero spiaggiato, si potrebbe
realmente muovere a compassione, la stessa che abbiamo noi per questo
giornalista della malora!
La Madamina discreta
Quindi Madamina ha emesso un documento che non obbliga i vescovi
italiani a denunciare gli orchi in talare che abusano di inermi sacrificali.
Ed in più lo stesso Madamina-Bagnasco motiva questa ulteriore
crudeltà come protezione di privacy per le vittime! Madamina vuole posizionarsi
agli antipodi dal pensiero di papa Bergoglio.
Forse per divenire simbolo e conducator di quella feccia
tradizionalista, affamata di porpora e simbologia simil massonica che da
decenni pretende di aver già chiuso l'ovile, emarginando e colpevolizzando gli
erranti in forza del proprio convincimento di essere nel giusto, nella grazia
ed in verità, assieme ai duca-conti della Roma nera e a tutti i codardi che non
si affacciano alla Novità.
Vada a tutti questi diversamente cattolici il mio fraterno,
sereno "va a caghér"!
Prosit.
sabato 29 marzo 2014
Commenti Celesti
E' andato assieme ad altri 500 colleghi alla S.Messa del Papa.
Lui, il Celeste, l'ex Signorotto regionale lomdardo, il Memories Domini per antonomasia, il cuore pulsante del movimento Contrattazione e Lestofanteria, conosciuta anche come Comunione e Liberazione, l'architrave della Compagnia delle Opere, colui che ha trasformato l'imprenditoria della Lombardia in "cosa nostra" di stampo ciellino.
Ha udito le parole di Francesco, lame che avrebbero dovuto squarciare la melma affaristica obnubilante menti e cuori di molti onorevoli.
Ma a lui no.
Commentando post - messa ha iniziato con un accenno liturgico per evidenziare la sua provenienza squisitamente cattolica: "il Papa non era vestito di bianco, ma di viola".
Come dire che questo è tempo penitenziale di tutti, nessuno escluso. E per ribadire il concetto ha subito dopo evidenziato un ulteriore passaggio "il Papa ha detto che lì eravamo tutti peccatori".
Quindi anche il Pontefice.
Perciò sublimemente il Formiga ha tentato di far passare un alto concetto cristiano, ovvero che ogni uomo è fallace, pecca, nessuno escluso.
Cosa volete quindi da me? Ho sbagliato anch'io, ma sono nella norma, no?
Dimenticandosi di dire egli ha da sempre utilizzato la fede come paravento, come scudo, come baluardo per coprirne le malefatte. Ha usato del suo essere ciellino per avvicinarsi al cuore del potere e successivamente escluderne tutti coloro che non fossero seguaci di don Giussani.
Casta ciellina a Milano, affari ciellini in esclusiva a coloro che versavano oboli alla causa. Malaffare protetto dal clero di quella matrice, mercimonio per ingrossare conti degli amici, degli amici degli amici, vedi Daccò.
Ed alla fine ecco la giaculatoria sul Padre Misericordioso, la certezza di essere lindo e rinato per mezzo del Perdono!
Traducendo in poche parole: tutti abbiamo peccato, perché è la nostra natura di uomini che non ci permette di non farlo; io come tutti mi sono ripulito per la grazia della Misericordia divina. Per cui non sono responsabile di nulla, mi sono rigenerato e posso continuare la mia politica per gli altri.
Distorsioni di un diversamente cattolico.
Lui, il Celeste, l'ex Signorotto regionale lomdardo, il Memories Domini per antonomasia, il cuore pulsante del movimento Contrattazione e Lestofanteria, conosciuta anche come Comunione e Liberazione, l'architrave della Compagnia delle Opere, colui che ha trasformato l'imprenditoria della Lombardia in "cosa nostra" di stampo ciellino.
Ha udito le parole di Francesco, lame che avrebbero dovuto squarciare la melma affaristica obnubilante menti e cuori di molti onorevoli.
Ma a lui no.
Commentando post - messa ha iniziato con un accenno liturgico per evidenziare la sua provenienza squisitamente cattolica: "il Papa non era vestito di bianco, ma di viola".
Come dire che questo è tempo penitenziale di tutti, nessuno escluso. E per ribadire il concetto ha subito dopo evidenziato un ulteriore passaggio "il Papa ha detto che lì eravamo tutti peccatori".
Quindi anche il Pontefice.
Perciò sublimemente il Formiga ha tentato di far passare un alto concetto cristiano, ovvero che ogni uomo è fallace, pecca, nessuno escluso.
Cosa volete quindi da me? Ho sbagliato anch'io, ma sono nella norma, no?
Dimenticandosi di dire egli ha da sempre utilizzato la fede come paravento, come scudo, come baluardo per coprirne le malefatte. Ha usato del suo essere ciellino per avvicinarsi al cuore del potere e successivamente escluderne tutti coloro che non fossero seguaci di don Giussani.
Casta ciellina a Milano, affari ciellini in esclusiva a coloro che versavano oboli alla causa. Malaffare protetto dal clero di quella matrice, mercimonio per ingrossare conti degli amici, degli amici degli amici, vedi Daccò.
Ed alla fine ecco la giaculatoria sul Padre Misericordioso, la certezza di essere lindo e rinato per mezzo del Perdono!
Traducendo in poche parole: tutti abbiamo peccato, perché è la nostra natura di uomini che non ci permette di non farlo; io come tutti mi sono ripulito per la grazia della Misericordia divina. Per cui non sono responsabile di nulla, mi sono rigenerato e posso continuare la mia politica per gli altri.
Distorsioni di un diversamente cattolico.
venerdì 28 marzo 2014
Grandissimo dono
Finiti i tempi quando i Signori Cardinali contestualizzavano le
bestemmie, quando tralasciavano di commentare la tratta delle minorenni, quando
cercavano "ruinanente" di certificare aggressioni all'estero
appoggiando il potere del momento e vivevano alla grande tra bisso e paonazzo!
Finiti i tempi in cui per trenta denari si certificava il
signorotto del momento, a scapito degli ultimi.
Lo Spirito illuminando i Cieli ci ha mandato la Grazia in questo
uomo argentino, che del potere non sa che farsene, del profumato di turno ha
solo pietà, del babbeo fasciato e medagliato compassione, del corrotto
ribrezzo.
Commenta un passo evangelico parlando in generale ...
Sepolcri imbiancati chiama i corrotti e Formigoni arrampicandosi
su specchi teologici cerca di spostare il sigaro argentino fumante,
inutilmente.
Cercano tutti di far passare la balla della predica non per
loro, loro arrivati con centinaia di auto blu, che tra poche ore saranno già in
campana a sguazzare nella fanghiglia della corruttela.
Non tutti, chiaramente.
Ma davanti a loro Francesco dice che "Gesù parla
diversamente da questa classe dirigente che si era allontanata dal popolo. Ed
era soltanto con l'interesse nelle sue cose: nel suo gruppo, nel suo partito,
nelle sue lotte interne. E il popolo là..."
Grande, grandissimo Papa!
giovedì 27 marzo 2014
mercoledì 26 marzo 2014
Dilapidare
No, non è un paese fantasma!
E' la certificazione di che cosa può fare il micidiale egocentrismo di una persona, per sfortuna potente, molto potente.
Infatti, chi potrebbe avere idee tanto malsane quanto colui che per auto-celebrarsi, crea un villaggio olimpico per un'Olimpiade invernale in un paese vicino al mare con temperature vicino ai 18-20 °C ?
Questo è Sochi qualche settimana dopo la fine delle Olimpiadi invernali russe!
Dopo aver speso miliardi, aver conservato migliaia di tonnellate di neve in hangar appositi, lo scellerato Putin dovrà decidere che farsene di strutture che in apparenza non gli serviranno più a nulla!
Questi signori potenti e violenti che antepongono la gloria di sé a scapito delle logiche economiche normodotate, sono ben visti dal CIO che attraverso laute mance, li scelgono affidando loro la costruzione di cattedrali nel deserto, o nel caso specifico neve, in virtù di quello spirito olimpico che oramai da decenni ha lasciato questo mondo!
Ed il dirimpettaio Blatter, capo della famigerata FIFA pallonara, ha già assegnato ad uno sceicco arciricco di preparare i mondiali nel deserto, anche in questo caso si sospetta corruttela abbondante, nel 2022 con temperature pazzesche che mieteranno vittime illustri e non, come ad esempio gli operai edili che con pochi dollari rischieranno la vita per costruire altri templi del nulla, celebrativi del dio moneta che tutto può, anche far giocare a 35 gradi!
In Brasile sono già centinaia i morti per infortunio sul lavoro, e con l'approssimarsi del torneo di calcio mondiale sta partendo l'operazione di sgombro delle favelas per rispettare il proverbio occhio non vede, cuore non duole!
Un traguardo comunque, queste federazioni e comitati forse lo hanno già raggiunto: far passare la voglia di seguire gli avvenimenti!
Per ribrezzo.