ll Foglio di Giuliano Ferrara oramai è letto da un sparuto
manipolo di eroici babbani, oltreché da capitan Achab, rimasto affascinato
dalla visione di Ferrara in versione marina, rievocante al lupo di mare
affascinati momenti di mobydickiana memoria.
Ferrrara fa di tutto per rialzare le sorti del Foglio, non
pensando che la prima causa della debacle è la sua mitragliata di cazzate
quotidiane.
Ad esempio, per cercare una visibilità pari a quella di vestirsi
fosforescente di notte, s'inventa una critica pensate un po' a chi?...
addirittura a Papa Francesco!
Siccome il mondo loda il Pontefice, il "Grasso-che-cala" si smarca
da tutti scrivendo che il Papa è portatore di una libertà enorme che mal
s'addice al cattolicesimo.
Ci fosse il Nobel della Stronzata, dovrebbe già allertare decide
di sarti per la confezione del frac!
Non considerandolo nessuno, tenterà l'escalation: la donna
segreta di Francesco, il resoconto stenografico di un'apparizione divina nella
magione dell'Argentino, e una trascrizione del dialogo del giornalista con il
Poverello d'Assisi che, scambiandolo per un balenottero spiaggiato, si potrebbe
realmente muovere a compassione, la stessa che abbiamo noi per questo
giornalista della malora!
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