sabato 12 aprile 2025

Lollo Lollo!

 

Dal Vangelo secondo Lollo
DI MARCO TRAVAGLIO
Profittando della confusione generale, il cosiddetto ministro Lollobrigida, che è un po’ l’angolo del buonumore del governo, s’è liberato della mordacchia che gli aveva imposto Palazzo Chigi e ha ricominciato a esternare da par suo. Dopo il celebre monito contro “l’abuso di acqua che può portare alla morte” (soprattutto se non sai nuotare), è rimasto in tema liquidi con un’esegesi evangelica a dir poco rivoluzionaria: “Erano i cattolici nel Diritto canonico che disciplinavano il vino, questo prodotto fondamentale per la religione cristiana e che era stato ovviamente oggetto del primo miracolo di Cristo nella moltiplicazione di quello che, per chi crede come noi, certamente non può essere un veleno, altrimenti avremmo un problema con chi l’ha moltiplicato”. Da duemila anni si pensava, alla luce del Vangelo di Luca, che il primo miracolo di Gesù fosse la trasformazione dell’acqua in vino alle nozze di Cana. E che poi, in almeno due occasioni, il Cristo avesse moltiplicato pochi pani e pesci per sfamare migliaia di discepoli sprovvisti di pranzo al sacco. Ma ora l’evangelista Lollo ha scoperto che Gesù moltiplicò direttamente il vino, non si sa se sfuso o imbottigliato. Ergo l’alcol, regolamentato nientemeno che dal Diritto canonico, fa benissimo alla salute e l’acqua fa malissimo: infatti Gesù mica la moltiplicò. Né, a Cana, si sognò di tramutare il vino in acqua, per evitare una strage di invitati che avrebbe trasformato il matrimonio in un funerale di massa.
A proposito di vino. Il cosiddetto ministro Nordio, che sostituisce Lollo quando è in pausa, ha spiegato al Senato la vera causa del sovraffollamento carcerario: “Se aumenta il numero dei detenuti non è colpa del governo, ma di chi commette reati e della magistratura che li mette in prigione. Non mi risulta che siano stati imprigionati in base a nuove leggi di questo Parlamento”. In attesa che il ministro della Salute spieghi che le liste d’attesa negli ospedali sono colpa dei cittadini che decidono di ammalarsi e dei medici che decidono di curarli, seguiamo il ragionamento del Guardagingilli. Lui e il suo governo, in 30 mesi, hanno aggiunto al Codice penale 48 reati per un totale di 417 anni di carcere, a cui ora – col dl Sicurezza avallato ieri da Firmatutto Mattarella – si aggiungono altri 14 reati e 9 aggravanti. Ma Nordio assicura che nessuno dei 62.400 detenuti è dentro per i nuovi reati. Ma allora, se già sapeva che nessuno li commette o nessuno viene beccato o nessuno fa un giorno di galera, che li ha introdotti a fare? Sia come sia, i detenuti sono troppi perché commettono troppi reati (vecchi) e i giudici ne arrestano e ne condannano troppi, anziché uno sì e uno no. Ma non sarà che Nordio, digiuno del Vangelo secondo Lollo, ha di nuovo esagerato con l’acqua?

Nessun commento:

Posta un commento