giovedì 10 aprile 2025

L'Amaca

 

Nessuno che esca dalla fila?
di MICHELE SERRA
Va bene che la politica è sangue e merda, ma tracce di dignità, in quell’intruglio, possono sempre sopravvivere, come la pagliuzza d’oro nel fango. E a un presidente americano che dice che gli altri capi di governo sono tutti «in fila per baciargli il culo», sarebbe consolante che almeno uno, uscendo da quella fila, rispondesse: se lo baci da solo, signor presidente, o se lo faccia baciare dai suoi amici miliardari. Non conti su di me.
Non sono mai stato molto patriottico, ma l’idea che la presidente del Consiglio del mio Paese vada a rapporto da quel cafonaccio mi sembra, in questo quadro, umiliante. Destra e sinistra non c’entrano, c’entra (c’entrerebbe) la dignità. E se nessuno reagisce, la dignità diventa l’ultimo dei valori, qualcosa che, nel computo generale, conta molto meno del dazio sulle banane o sul burro di arachidi.
Quanto tempo deve passare perché qualche governo europeo convochi l’ambasciatore americano e gli domandi, in forma protocollare, ragione degli insulti e delle aggressioni verbali che Trump rivolge ai cosiddetti alleati? «Mi scusi ambasciatore, potrebbe chiedere al suo presidente se “ladri”, “parassiti” e “baciatori di culo” è solo una forma retorica partorita dopo un doppio bourbon, oppure è un giudizio politico?».
Perché se nessuno reagisce, almeno nelle forme e nei modi contemplati da diplomazia e rapporti internazionali, beh siamo autorizzati davvero a pensare che chi ci rappresenta non abbia a cuore la dignità del suo Paese. Abbiamo bisogno di governanti, non di baciatori di culo.

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