Ce lo chiede il Sistema

C’è qualcosa d’occulto che emerge da queste squallide vicende borsistiche provocate dallo squilibrato biondo, quasi un documento d’identità dell’occulto sistema deviato che governa il mondo: sospeso i dazi infatti volano tutte le borse, soprattutto quelle asiatiche. Per quale motivo? Perché essenzialmente il rapto-tecno-pluto sistema finanziario si regge sulla schiavitù di molti popoli, usando pure i minori. Apple e tutto l’high tech, le dorate multinazionali di moda, di sport sfruttano, opprimendoli con paghe da fame, bimbi, donne senza un futuro. E i dazi avrebbero paventato l’innalzamento dei prezzi che, giammai si dica diversamente, sarebbero ricaduti su noi poveri acquirenti imbambolati dal suddetto sistema. Il lucro infatti non si tocca, anzi deve crescere e tendere all’infinito. Esempi eclatanti li abbiamo anche in casa nostra: come non pensare alla Famiglia sabauda che ad ogni lieve calo produttivo si rintana dietro la cassa integrazione per non toccare il malloppo da dividersi tra pari, sfanculando allegramente il rischio d’impresa? Ciò che il paravento della gioia finanziaria per la ripresa delle borse mondiali nasconde è quella malvagità imprenditoriale costituente l’ossatura portante del sistema, tanto oliato, subdolo e perfetto da, lo ammetto, provocarmi ansia d’attesa per l’uscita a breve del modello 17 made in Apple. Confezionato da piccole mani asiatiche a due dollari al giorno. Sing!
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