Andate al mare
di Marco Travaglio
Ieri e domenica in Basilicata ha votato il 49,8% degli elettori: -3,7% sul 2019, quando si votò solo un giorno. Ma l’astensionismo è ancora troppo basso: per favorirlo si può fare molto di più. Il Pd si porta avanti in otto mosse.
2. Dopo aver lapidato giustamente B., Salvini, Meloni per i loro cognomi sui simboli dei loro partiti personali che trasformano surrettiziamente la Repubblica parlamentare in semipresidenziale, la Schlein tenta di infilare il suo cognome al logo Pd (poi, visto il putiferio, rinuncia ringraziando “chi l’ha proposto”, cioè se stessa). Il tutto mentre contesta il premierato di Meloni&C. Così gli elettori si rassegnano: cambiare il Pd vuol dire cambiargli ogni tanto il nome e il segretario.
3. Dopo aver votato in Italia tutti i decreti per le armi a Kiev e in Europa tutte le risoluzioni per il riarmo anche con i soldi del Pnrr, il Pd candida i pacifisti Strada, Tarquinio e Cristallo da sempre contrari a tutto ciò che il Pd approva sul tema. Così gli elettori si sentono carne da cannone.
4. Mentre denuncia trasformisti e voltagabbana, ma solo dopo le indagini di Bari, Torino e Catania, la Schlein candida Eleonora Evi, che in due anni ha cambiato tre partiti: M5S, Avs e Pd. Tanto gli elettori mica se ne accorgono.
5. Mentre si dice “irritata” da Michele Emiliano e gli chiede di azzerare la giunta pugliese intonsa da inchieste giudiziarie, la Schlein candida alle Europee il sindaco barese Antonio Decaro che ha appena avuto l’assessore al Bilancio indagato per truffa e la municipalizzata dei trasporti commissariata per mafia, per sostituirlo col suo capo di gabinetto. Tanto gli elettori mica ci badano.
6. Mentre Draghi e Letta programmano per l’Europa un radioso futuro di economia di guerra prim’ancora che votino gli elettori europei, gli unici commenti del Pd (Gentiloni e Fassino) sono eccitatissimi. Così gli elettori capiscono che votare è inutile.
7. Mentre strilla contro TeleMeloni, anche con appositi sit-in in viale Mazzini, Elly candida Lucia Annunziata, che sette mesi fa lasciò la Rai giurando “Non mi candiderò mai e poi mai alle Europee né col Pd né con nessun altro partito”. Così gli elettori pensano: toh, prima c’era TelePd e le bugie fanno curriculum.
8. Mentre difende giustamente la libertà di parola di Antonio Scurati che voleva attaccare la Meloni a Che sarà, il Pd chiede di cacciare la vicedirettrice del Tg1 Incoronata Boccia che ha attaccato l’aborto a Che sarà. Così agli elettori viene la labirintite.
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