Il Crippa lo sa benissimo
DI MICHELE SERRA
A un certo punto, in non so quale dei tigì che ormai seguo per puro senso del dovere, compare un giovanotto sorridente che dice al microfono queste testuali parole: «Che le elezioni in Russia siano state libere oppure no, io non lo so». Si tratta del Crippa, vicesegretario della fu Lega, oggi sequestrata dal Salvini per uso personale.
Per poter dire «non so» se le elezioni in Russia sono libere o no, bisogna non avere letto i giornali e guardato la televisione negli ultimi vent’anni. Bisogna avere cliccato solo su Telegram, seguendo esclusivamente i siti Cremlino news , Pupo a Mosca e il tuo amico Popov .
Dubito che il Crippa, per quanto svagato, ignori che in Russia gli oppositori sono morti o in galera, che la propaganda “antipatriottica” (ovvero, contro Putin) è reato, che giornali e televisioni contrari al regime sono stati chiusi.
Dopotutto il suo mestiere è la politica (percepisce regolare stipendio), e in qualche modo, magari in un momento di distrazione, magari sbirciando con la coda degli occhi il tablet di un vicino di banco, gli sarà pure arrivata notizia che no, le elezioni in Russia non sono libere.
Dunque: lo sa benissimo. Solo che non ha la dignità politica di ammetterlo, tanto meno di rivendicarlo. Come tutti i reazionari di piccolo calibro in circolazione, non ha il coraggio di dire, schiettamente, che della democrazia gli importa un fico. Che nella sua visione del mondo ci sono valori molto più importanti della libertà — per esempio la Nazione, la guerra, la religione come arma identitaria.
Suvvia, Crippa, tiri fuori quello che ha nel cuore.
Non ci creda così ingenui da non sapere che lei lo sa, che Putin odia la democrazia. E come al Salvini, le piace esattamente per questo.
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