lunedì 11 dicembre 2023

Intervistona


“Se mi candido, mi finanzio col libro e con le donazioni”
ROBERTO VANNACCI - Al “contrario”. Il militare nega che la società di oggi sia “maschilista”, rivendica le frasi sugli omosessuali e pensa alla corsa per l’Ue
DI DANIELA RANIERI
Abbiamo letto il best seller del generale Roberto Vannacci e ci è venuta in mente una frase di Psicologia delle folle di Le Bon: “Le folle non hanno mai avuto sete di verità. Preferiscono deificare l’errore, se questo le seduce. Chi sa illuderle, può facilmente ergersi a loro paladino e signore”.
Chi la pensa come Vannacci crede che l’errore deificato dalle folle sia il mix di multiculturalismo, buonismo, “minaccia gay”, fluidità di genere, “eco-ansia”, i “terro-ambientalisti”, “le femministe che sbraitano perché si sentono sopraffatte dagli uomini”. Altri, tra cui noi, pensano che “signore delle folle” possa diventare chiunque le illuda che esista una dittatura delle minoranze e che eradicando il “politicamente corretto” tutto filerà liscio, senza intaccare i rapporti di forza, anzi rafforzandoli, alimentando la cultura dominante. Preliminarmente: chi dice che il libro di Vannacci è una sequela di sconcezze da semianalfabeta evidentemente non l’ha letto. Pur propagando idee di destra con tratti trumpiani, non è affatto lo sproloquio di un parà in libera uscita. Parimenti, non crediamo al generale quando dice di averlo scritto nei ritagli di tempo. Il libro è invece molto curato, scritto in un italiano quasi impeccabile e l’autore argomenta le sue tesi con dati e punti di vista nitidi ancorché parziali, talvolta con sagacia. Un prodotto tutt’altro che ingenuo, non pedissequo allo Zeitgeist ma a esso astutamente contiguo.
Generale, quante copie ha venduto?
Circa 230mila in formato cartaceo. Si stima che circa 800mila copie girino col Pdf crackato.
È diventato il liberatore delle masse oppresse dal pensiero unico, una guida morale. Cosa le dice la gente in strada?
Credo che una buona fetta della società si ritrovi in quello che esprimo. Quando vado in giro molte persone si vengono a complimentare, mi dicono di andare avanti, di non mollare, di non tornare indietro. Persone di tutti i tipi: umili, benestanti, ex militari, operai.
Lei scrive che la maggioranza è discriminata? Da chi?
Dalle minoranze che cercano di prevaricarla. Quando i delinquenti sembrano più tutelati dei cittadini onesti, quando chi occupa le case può rimanere all’interno senza che il legittimo proprietario ne possa tornare padrone, quando i graffitari possono imbrattare le città…
Non risulta ci siano adolescenti eterosessuali che si suicidano perché si sentono discriminati.
Su questo non ho dati, so che ci sono adolescenti che si suicidano per le più svariate ragioni, dovremmo prendere provvedimenti su qualsiasi materia?
Ci sono omosessuali nell’esercito? Gli ha mai detto “non siete normali, fatevene una ragione”?
Presumo ci siano, se il 3,5% della popolazione non si riconosce nell’eterosessualità la stessa percentuale sarà nelle forze armate. Ma non indago. Lgbtq è una categoria protetta: “non normale” si può dire a chiunque, ai carabinieri, agli armeni, e nessuno si lamenta; se lo si dice agli omosessuali arrivano le accuse di omofobia. Ecco il mondo al contrario.
È uno sfottò gratuito, bullismo. Che diritto sta esercitando?
Questo lo dice lei. Io ho sempre rifiutato la normalità, dovrei sentirmi discriminato?
Ma lei non è perseguitato per la sua anormalità. Gli omosessuali sono stati uccisi, arrestati e deportati.
Parliamo di tanti anni fa. Anche gli armeni sono stati uccisi, c’è stato un genocidio. Nel contesto è una pretestuosa scusa che gli omosessuali siano stati uccisi e deportati per asserire che siano diventati intoccabili, lo sono stati pure i cristiani e i rom, e tanti altri, no?
Sostiene che ci sia un piano per “inondare l’etere di messaggi omosessuali per desensibilizzare la società nei confronti della minaccia gay”. In cosa consiste la minaccia gay?
Ho preso i dati da siti che ne vanno fieri. Sostengono che in prima serata il mondo non- etero è rappresentato secondo il 22% o, non ricordo, il 13%, che contrasta col fatto che nella società è presente al 3,5%. C’è una regia. Ne parla un libro del 1989: la prima linea di sforzo è la desensibilizzazione, per vaccinare il mondo. Perché Netflix non approva rappresentazioni se al suo interno non ci sono omosessuali? Io ho amici omosessuali ma sono pochissimi, perché quando accendo la tv devo sempre trovarmeli davanti? Perché la Disney modifica i suoi cartoni animati e finanzia i gay pride? Vogliamo estinguerci? La procreazione sarà affidata alle provette?
Perché i suoi superiori hanno aperto un’inchiesta sommaria nei suoi confronti?
È un’inchiesta interna, non si parla di infrazioni di legge, ma di codice di disciplina. C’è il massimo riserbo, lei da me non saprà cosa mi hanno addebitato.
Dice che l’uomo che uccide una donna è debole, e gli uomini deboli sono un prodotto della società odierna, non patriarcale, giusto?
Il senso del mio discorso è quello, sì.
È falso che l’uomo patriarcale non commetteva femminicidi. Il delitto d’onore è stato legale fino al 1981.
Non faccia deduzioni azzardate. Io non ho mai commentato quanto succedeva 50 o 100 anni fa. Lo lascio fare agli storici.
Non sarà che il patriarcato genera uomini narcisisti e immaturi che non sanno metabolizzare l’indipendenza delle donne?
Non credo. Non vedo alcuna cultura maschilista nella società. Le donne sono libere e indipendenti quanto gli uomini. Gli uomini forti, le persone forti, sono quelle che non si arrendono mai, che perseguono i loro obiettivi a qualsiasi costo e non ricorrono né all’omicidio né al suicidio per affermarsi nella vita. Ma a questo tipo di persone sembra che la società inclusiva e progressista voglia rinunciare.
Sul merito la pensa come Renzi e Calenda.
Chi merita va avanti, chi non merita rimarrà indietro. Bisogna pretendere che ogni individuo dia il suo contributo alla società, non aspettarsi che la società elargisca diritti. Sono per l’uguaglianza delle opportunità, chi non le sa cogliere mi dispiace per lui, dovrà cercare di coglierne altre. Non possiamo pensare che la società si basi sull’uguaglianza fisica di tutti.
Il suo ideale di società è un luogo dove vale il motto “Se sgarri paghi” e se vedi un estraneo in giardino puoi sparargli, in cui i bambini fanno il saluto alla bandiera prima delle lezioni e il più forte vince sul più debole. È corretto?
Semplifica molto, ed esagera.
Vuole precisare?
Non il più forte sul più debole, ma il più meritevole sullo scansafatiche. Non sparo su chi mi entra in giardino ma mi difendo da chi mi aggredisce. Chi nuoce alla società deve essere messo in condizioni di non nuocere, senza se e senza ma. Non è giustizialismo, ma giustizia.
Vale anche per la Lega, che ha rubato 49 milioni di euro agli italiani?
Per chiunque. Va provato quello che dice, non mi risulta sia mai stato provato ma potrei sbagliarmi.
Sbaglia. Condanna in Cassazione e confisca. Per chi vota?
Per Annibale o Giulio Cesare o Garibaldi, se si presentassero.
Cesare non era normale.
Ma è famoso per quello che ha fatto nella vita, non sotto le lenzuola.
Si candiderà alle Europee con la Lega?
Sono un soldato.
La solita rispostina.
Lei mi voterebbe se mi presentassi? Potrei farci un pensierino.
Userà i proventi della vendita del libro per la campagna elettorale?

Se dovessi farla userò il denaro che ho a disposizione, i finanziamenti di chi mi dovesse appoggiare e i proventi del libro. 

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