domenica 19 novembre 2023

Nei bagordi di classe

 

Reo con fesso
di Marco Travaglio
Avendo un ministro della Giustizia, il giulivo Nordio, che predicava di “diminuire le pene anziché alzarle”, “depenalizzare i reati anziché crearli”, “snellire i processi” e “ridurre il carcere” perché “basta con il panpenalismo”, il governo alza le pene (solo le massime), inventa reati, complica i processi, ingolfa procure, tribunali e carceri realizzando il panpenalismo. Con una lodevole eccezione: i crimini dei colletti bianchi che, non essendo commessi da poveri o donne incinte e danneggiando lo Stato più di quelli di strada, vengono depenalizzati (abuso d’ufficio, evasioni fiscali e traffico d’influenze) o esclusi dal carcere obbligatorio (corruzione e altre minuzie). “Il vero allarme per i cittadini – dice il ministro cabarettista a Libero – sono furti e rapine” (peraltro puniti fin dai 10 Comandamenti). Perciò in un anno il governo ha inventato o aggravato i seguenti reati: rave party, abbandono di rifiuti, omicidio nautico, lesioni nautiche, traffico di migranti, violenza di genere, violenza contro personale sanitario e scolastico, reato universale di gestazione per altri, dispersione scolastica, furti di donne incinte o madri di prole fino a un anno, incendi boschivi, occupazione abusiva di immobili (esclusa Casa Pound), guida in stato di ebbrezza o con uso di cellulare, rifiuto di esibire documenti di guida, parcheggio in aree disabili, spaccio minorile, istigazione all’accattonaggio, truffe ad anziani, rivolte anche pacifiche in carceri e Cpr, istigazione anche epistolare alle disobbedienze medesime, resistenza a pubblico ufficiale, blocco stradale col corpo, imbrattamento di edifici pubblici con vernice lavabile. Si dirà: ma quelle cose non si fanno. Giusto: infatti sono punite dalla notte dei tempi sotto altre etichette.
In più è stata prolungata fino a 18 mesi la permanenza nei Cpr per i migranti che non hanno commesso reati. E ora sono allo studio, su proposta di ministri ed esponenti di maggioranza: la castrazione chimica degli stupratori, pene più alte per l’abbandono di animali, nuovi reati di istigazione all’anoressia, istigazione alla violenza sui social e “stesa” (le baby gang che sparacchiano in aria da auto o moto: detto anche “reato Gomorra” o “reato Mare fuori”). Ciliegina sulla torta: 300 mila agenti di pubblica sicurezza potranno comprarsi un’arma senza licenza né test sanitari o psicologici e portarla dietro fuori dal servizio. Così avremo 300 mila armi in più, che è proprio quel che ci vuole. Nella fretta, mentre alzava le pene per le truffe agli anziani, il governo s’è scordato di abolire la Cartabia che vieta di processare i truffatori se i truffati non li querelano. E di precisare, magari per bocca di Vittorio Sgarbi, che per la truffa ai Beni Culturali la pena massima è un posto di sottosegretario ai Beni Culturali.

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