lunedì 16 ottobre 2023

Grande donna Virginia!


di Virginia Raggi

Io sto con le madri che hanno visto i propri figli strappati alla vita da assassini senza pietà,
sto con coloro che piangono i genitori portati in trofeo, maltrattati e massacrati,
sto con i bambini che scappano. Scappano dalle bombe, da mostri di carne e ossa, orchi con i kalasnikov,
sto con chi ha paura,
sto con chi si sente solo al mondo
e con chi ha una rabbia che posso solo immaginare
e condanno chi uccide, chi ammazza, chi giustifica tutto questo.
Non c'è giustizia e non ci sarà mai, come forse non ci sarà mai alcuna 'pace giusta' in nessun conflitto, perche ogni parte sposta il concetto di 'giusto'.
No, non ho soluzioni ma non credo neanche a chi le ostenta con sicurezza e deride chi prova a contrastare la semplificazione degna di un tifo da stadio cercando di comprendere la complessità della realtà.
So che stare con le vittime - i ragazzi, gli anziani, le madri, i padri, i figli, i disperati - significa in questi casi 
dover mettere in conto gli insulti di chi vuole necessariamente metterti una divisa o una etichetta, ma ho scelto di stare dalla parte dell'umanità, intesa come fratellanza. Perché la sofferenza divide, ma può anche unire!
Ho pensato che il mio silenzio potrebbe essere interpretato come indifferenza e che, forse, anche solo una parola, può essere di aiuto a chi soffre.
E so che siamo la maggioranza che non ha etichette: siamo anziani, giovani, uomini, donne che guardano alle vittime, di entrambe le parti, come fratelli e sorelle, perché quei morti,  sono anziani, giovani, uomini, donne e bambini proprio come noi.

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