giovedì 15 giugno 2023

L'Amaca

 

Dove smaltire i cocci
DI MICHELE SERRA
A esequie avvenute, chiusa la fase inevitabile nella quale chi ha un ruolo pubblico si morde le labbra per non sembrare irrispettoso, mezzo Paese si domanda se la sua forte ostilità alla beatificazione di Berlusconi troverà rappresentanza e voce.
Una grande responsabilità politica grava sulla giovane segretaria del Pd e sul gruppo dirigente che l’affianca. Perché Schlein è il capo della sinistra italiana; il capo del principale partito che si oppone a questo governo che da Berlusconi discende e Berlusconi venera; e soprattutto perché è giovane. È immune dalle vecchie scorie ideologiche nelle quali Berlusconi sguazzava e non è cresciuta dentro la rissa politico-giudiziaria che ha inquinato in maniera tragica la storia politica del Paese.
Per una trentenne italiana di oggi immagino che Berlusconi, ovvero colui che ha retto più a lungo di chiunque altro il timone del governo, sia soprattutto il protagonista di un clamoroso fallimento politico. Uno che ha indebolito non solamente il tessuto culturale e civile del Paese, ma anche il suo tessuto sociale. A parte blandire il popolo e fare i complimenti ai passanti, qualcuno sa indicare una sola riforma, in tutti quegli anni di governo, a vantaggio di chi ha di meno? Elemosina e beneficienza sono, da sempre, la maniera “di destra” per evitare ogni discorso sulle diseguaglianze.
Noi vecchi di sinistra, bene che vada, siamo riusciti a essere italiani contro di lui; o meglio ancora senza di lui. Ma Schlein ha il vantaggio invidiabile di essere italiana dopo di lui. Spenda quel vantaggio. Ne approfitti. Dia le parole giuste a chi è arrivato dopo, e di quel mortificante “prima” può solo raccogliere i cocci e smaltirli.

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