Probabilmente il fatto che vi fossero in ballo i socialisti ha avuto lo stesso effetto sugli inquirenti come quando arriva in aeroporto qualcuno da Bogotà, gli si è accesa la lampadina! Leggere questa storia conferma un dogma: coi soldi si può far tutto e non solo c'è anche una domandina, quasi una strenna natalizia: quanti cialtroni in giro sono disposti a far collassare la verità in cambio di ninnoli?
Prendete questo Antonio Panzeri, di quella sinistra oramai collusa con quell'affarismo generato dalla smania di rimanere graniticamente in auge nel politichese deteriorato che molti allocchi ancora oggi scambiano per Politica. Tre anni fa questo signore dichiarava:
"Il Qatar è sulla strada giusta per le riforme in diversi settori, il Paese può essere considerato un riferimento per i diritti umani. Si tratta di sforzi encomiabili. Il Qatar ha avviato uno sviluppo positivo."
Aveva il fegato di dire questi sbeffeggi alla dignità, pur sapendo che poveretti morivano come mosche edificando quelle cattedrali nel deserto che stiamo ancora vedendo in tv, avendo da poco lasciato la presidenza della sottocommissione del parlamento europeo per i diritti umani! Vi rendete conto della cialtronaggine?
E quel Luca Visentini promosso a capo del sindacato mondiale? Queste le sue parole di pochi mesi fa:
«Il Qatar dovrebbe essere visto come una storia di successo. La Coppa del Mondo è stata un’opportunità per accelerare il cambiamento e queste riforme possono costituire un buon esempio da estendere ad altri Paesi che ospitano grandi eventi sportivi».
E poi c'è lei, l'Eva Kant di Bruxelles, la bellezza seducente vice presidente del parlamento con in casa i sacchi di soldi che suo padre ha pure tentato ieri di portar via, senza per fortuna riuscirci. La bella Eva Kaili - Kant che solennemente dichiara:
«Il Qatar è all’avanguardia nei diritti dei lavoratori, nell’abolizione della kafala (un sistema per cui il datore di lavoro è anche il tutore legale del lavoratore straniero). Alcuni qui chiedono di discriminarli. Li bullizzano e accusano di corruzione chiunque parli con loro o si impegni. Ma ancora, prendono il loro gas. Sono buoni vicini e partner. Hanno già raggiunto l’impossibile».
Lo schifo, la nausea raggiunge vette inesplorate a leggere le parole di questi vigliacchi, soprattutto perché ballano circa 6500 morti di poveracci trattati da schiavi e pagati una miseria, mentre questi bastardi hanno arraffato centinaia di migliaia di euro, e chissà quanti ancora ce ne saranno a piede libero, perché questo signori e signori è un sistema, un sistema sorto grazie a Madama Burocrazia che regna sovrana sulle nostre teste, che permette ad un luogo che dovrebbe essere di unione, di agevolare le foraggiate lobbistiche che mai si fermeranno visto che alimentano il giro sostenitore di amebe senza alcuna impalcatura di dignità, capaci di vendere e contraddirsi dietro lauto compenso.
E quei cazzo di qatarini empi, pregni, satolli, convinti di poter comprare tutto e tutti grazie al fatto di essere seduti sopra alla Flautolenza di Madre Terra!
Panzeri pare fosse coadiuvato nelle operazioni di regalia da moglie e figlia, quest'ultima avvocato, che si occupavano prevalentemente di trasportare i doni e di progettare vacanze faraoniche alla faccia dei 6500 di cui sopra!
Ma l'aspetto più tremendo, diabolico, emergente da questa vicenda è il nascondersi dietro delle organizzazioni solo simbolicamente umanitarie: l'Ong "Fighit Impunit" che pare fosse il volano della corruzione, Panzeri aveva costruito il suo sepolcro imbiancato e chissà che risate tra le valanghe di euro che si saranno fatti i suoi sodali!
L'altra Ong No Peace without justice, il cui presidente Niccolò Figà-Talamanca risulta anch'egli arrestato.
Insomma un classico esempio di mondo di merda, come se ne trovano ovunque, alterante valori e regole prime, capace di cancrenizzare ogni cosa, travalicante principi e diritti in nome del tornaconto personale.
Gentaglia senza scrupoli, capace di tutto. E noi andiamo a caccia di coloro che scrivono sui muri e auspicano una rivoluzione affossante tutto questo sterco!
Che pena, che disgusto!
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