lunedì 12 dicembre 2022

Ottima analisi


Misteri del calcio. Atalanta e Sassuolo, amici della Signora un po’ troppo timidi in campo

di Paolo Ziliani

Detto che sono i magistrati di Torino a parlare, a proposito dell’inchiesta Prisma sulla Juventus, di “partnership con società terze” (facendone i nomi: Atalanta, Sassuolo, Udinese, Sampdoria e Empoli limitatamente alla sola serie A), un pappa e ciccia che mette a forte rischio, a loro dire, la regolarità dei campionati alterando il principio dell’equa competizione, oggi vorrei parlarvi di qualcosa che solo in apparenza attiene a ciò: e poiché le querele, specie temerarie, sono sempre in agguato e nei tribunali ormai sono di casa, preciso subito che il fenomeno di cui vado a parlarvi attiene al mondo dell’imponderabile, è frutto di pura combinazione. Il fatto cui mi riferisco, per quanto incredibile possa sembrare, è accaduto per caso: la volontà degli uomini non c’entra. Fatta la doverosa premessa, tutti sanno che la Juventus ha vinto, dal 2012 al 2020, nove scudetti consecutivi; che Andrea Agnelli (oggi dimissionario) ne è stato presidente dal 19 maggio 2010 fino a ieri; e che secondo la Procura di Torino, in serie A ci sarebbero questi “club amici” (la definizione è di Arrivabene) che facilitano alla Juventus ardite manovre di mercato e non solo.
Ebbene, prendiamone uno, in ordine alfabetico (e d’importanza): l’Atalanta. E analizziamo il suo score nelle partite giocate contro la Juve in serie A dal 2011-12, stagione del primo scudetto di Agnelli, al 2019-20, stagione del nono e ultimo titolo. Siete pronti? E allora. Nelle prime 11 sfide, da gennaio 2012 a dicembre 2016, l’Atalanta perde 11 volte, il che significa sempre. Seguono poi altre 7 partite, fino al luglio 2020, in cui l’Atalanta perde altre due volte e cinque volte pareggia. Bilancio finale dei 18 incontri: vittorie Juventus 13, pareggi 5, vittorie Atalanta 0. Punti Juventus 44, punti Atalanta 5. Impressionante? Come detto, si tratta di puro caso, di una stramba combinazione. Resi ancor più evidenti dal confronto col rendimento che l’Atalanta ha avuto contro i competitori della Juve in queste nove trionfali stagioni: e cioè il Napoli 4 volte secondo, la Roma 3, il Milan e l’Inter una volta. Siete pronti? Contro il Napoli, l’Atalanta di cui la Juve ha fatto strame ha vinto 7 volte, pareggiato 5 e perso 7; è cioè in perfetta parità, 25 punti conquistati come 25 ne ha conquistati il Napoli. Pareggio anche con Roma e Milan: questa volta con 6 vittorie, 6 pareggi e 6 sconfitte, 24 punti l’Atalanta, 24 la Roma e il Milan. Con l’Inter invece l’Atalanta soccombe di misura: 5 vittorie, 7 pareggi e 6 sconfitte. 25 punti l’Inter, 22 l’Atalanta.
Uno dice: ma tu guarda il caso! Magari l’Atalanta prima del 2012 aveva inanellato contro la Juventus un filotto di vittorie da record. Abbiamo controllato: no. Nelle 7 precedenti sfide l’Atalanta aveva perso 6 volte e pareggiato una. Insomma, il Canicattì avrebbe fatto meglio ma che volete farci: la “partnership” di cui parlano i magistrati non c’entra, qui c’entra il caso. E sempre se per caso vi venisse voglia di controllare, per curiosità, il comportamento di un altro “club amico” di Madama, il Sassuolo, e vi capitasse di notare che nelle 14 sfide giocate contro la Juventus il suo score sia stato di 10 sconfitte, 3 pareggi e 1 vittoria, per 6 punti conquistati contro i 33 lasciati alla Juventus, mentre contro l’Inter lo score è stato di 7 vittorie del Sassuolo, 2 pareggi e 5 sconfitte, per un totale di 23 punti conquistati dal “club amico” della Juve contro i 17 lasciati all’Inter, non pensate male: come disse La Rochefoucauld, il caso e gli umori governano il mondo.
E soprattutto il calcio.

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