martedì 19 aprile 2022

Nella vergogna

 


Ogni qualvolta leggo notizie del genere, faccio violenza a me stesso per rimanere nei canoni della decenza; treno affollato quello di ieri con destinazione Milano, più piccolo per dimensioni in quanto le Ferrovie avevano sostituito il treno natio per problemi tecnici. Stipato di vacanzieri di ritorno a casa, ecco che quando arrivano 27 giovani disabili che desideravano sedersi nei loro posti prenotati, ricevono il niet da chi abusivamente vi si era seduto precedentemente. Non c'è stato nulla da fare, anche la Polfer ha dovuto arrendersi. I giovani sono scesi ed hanno raggiunto Milano in pullman. 

Che dire? 

Non giudico nessuno, ma è eclatante quanto oramai la facciano da padroni in questo paese l'arroganza e l'egoismo. E le cause vengono da lontano, da molto lontano. Siamo stati portati a pensare agli affaracci nostri dal clima socio politico alienante valori e punti fermi da sempre compagni di viaggio. Infatti, sino a poco tempo fa, venivano visti dagli altri come un popolo giocoso, altruista, pacifico, caratteristiche queste scomparse a causa di un sistema politico tendente a premiare i soliti noti, con dietro l'angolo tresca, sopruso e malaffare. 

Se abbiamo perso valori che un tempo rappresentavano la nostra forza, saremo destinati ahimè a scendere in fretta la scala della dignità nazionale, lambendo bassezze come quella accaduta ieri a ventisette nostri connazionali con problemi fisici che solo a parole diciamo di non ghettizzare. 

Una vergogna come tante che quotidianamente apprendiamo dai media, ad iniziare dalla tragedia delle morti sul lavoro, oramai ridotto a schiavitù, per arrivare a scene di egoismo subdolo che sani di mente e di cuore non faticano a notare nel quotidiano. 

Vivendo nell'egoismo faremo poca strada, omettendo la solidarietà siamo destinati a seccare al sole, atrofizzando valori tramandati dagli antichi padri. 

Una nazione che non partecipa alle difficoltà degli altri è destinata ad appassire; se poi trova appagante costruire sempre più armi da vendere ad orchi danarosi, è destinata vieppiù ad esporsi al pubblico ludibrio. Con tanto di ninnoli gelosamente custoditi al seguito.  

Nessun commento:

Posta un commento