Accade ancora, come sempre accadrà, che la malefica normalità generante lontananza di intenti, di compartecipazione incuta, nei paesi cosiddetti civili, quel freddo e gelido distacco tipico delle nazioni cosiddette evolute, in sintesi: se ho la pancia piena mi sbatto i ciufoli dei tuoi problemi!
Il circo di paese che si fa chiamare Onu, un carrozzone indegno, insapore e pure acidulo nella sua insensatezza, oltre che a indire riunioni alla "cazzo&campana" nulla può nei confronti di bestie ed orchi come è tra i peggiori il dittatore bielorusso, che non nomino apposta per spregio e ludibrio, il quale va a braccetto con l'altra canaglia, potente, potentissima per il quale quasi ogni giorno scruto siti e giornali al fine di rassicurarmi in merito al fatto che non sia ancora stato trovato nulla di migliorativo circa l'ovvia conclusione biologica della vita e che quindi, spero prima possibile, quell'assassino si leverà finalmente dai coglioni per disperdersi nel vento, m'auguro pure tempestoso.
Guardo le mani, il volto di questo bambino spinto dal bastardo bielorusso verso i bastardi polacchi e mi chiedo: possibile di aver agevolato come allocchi questa spirale di morte e insensibilità? Possibile che acconsentiamo che ci accalappino ancora coi jingle bells fatati per strisciare carte alla faccia della maggioranza del mondo, in palese e perenne difficoltà, a cui da arci-stolti neghiamo pure i vaccini perché costano e li vendono a sei sette volte il loro prezzo perché quelle tre aziende là, con bilanci da stato, se lo regalassero non potrebbero superare il muro dei cento miliardi di lucro alla faccia dell'umanità? Ma che cazzo di mondo è questo? Dove sei "Che"?
Nessun commento:
Posta un commento