Probabilmente, all’insaputa, avrò falciato un volatile, o schiacciato inconsapevolmente una marmotta; lo dico perché il fato mi ha costretto a partecipare ad una riunione di condominio, una delle perdite di tempo peggiori paragonabili ad ascoltare un rigurgito del Cazzaro o della Maglie, dove il celato cagnesco si manifesta in sorrisetti mascheranti il digrigno, l’accidia, il portar acqua al proprio mulino, dove gli epuloni fingono mestizia, compartecipazione, unità d’obiettivi, sinergie, vastità d’umanità, tra codicilli per adepti ad uso e consumo d’azzeccagarbugli. Una prova probabilmente agevolante centrature di “sei” superenalotteschi, terni secchi e scalate dorate nella società, almeno così spero!
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