Un bell'epilogo l'implosione della Lega attorno all'oramai famigerato Green Pass - con le ore spese a gracchiarci attorno forse si sarebbe potuto aggredire meglio i devastanti problemi ancora irrisolti, vedasi lavoro e pulizie generali disinfettanti la corruttela - ma questi latrati nascondono, l'anagrafe rende scafati, il tentativo di obnubilare il dettato costituzionale. Sulla barca oramai ci sono tutti, dai fedeli di Al Tappone a coloro che volevano aprire la scatoletta di tonno, e ci stanno bene, comodamente impegnati ad oliare attrezzi per future intrusioni.
E allora perché non svilire le regole, come ad esempio attendere l'esito delle elezioni del popolo sovrano quale unico fattore di scelta di future coalizioni?
Tirare per la giacchetta l'Uscente inquilino quirinalizio per proseguire nella bisboccia dragoniana è grave anomalia o politica consona ai dettami della Carta?
Esistono ancora differenze tra un ex bibitaro ed un follower di uno che pagava le tangenti alla mafia?
L'azzeramento delle sacrosante divergenze di vedute politiche nuocerà gravemente alla salute pubblica?
Ma soprattutto: perché chi ha già tanto ammassato nel granaio continua ad accatastare fortune alla faccia dei soliti coglioni noti?
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