mercoledì 19 maggio 2021

E' tempo di resocontare

 Sarà la volta buona? Speriamo, speriamo davvero: i contagi calano, sgommano quasi tutti per ritornare a come eravamo, già qui la prima dabbenaggine. Tra non molto, se il fato c'assiste, potremmo anche iniziare a guardarci indietro, piangendo anzitutto chi è scomparso per mano pandemica. Secondariamente dovremmo farci forza, andando a scavare tra le moltitudini di nefandezze che ampliarono l'ecatombe. 

Iniziando da qui: 


Dal sito TPI, molto ben fatto che consiglio, ecco emergere la lettera del direttore medico di Alzano Lombardo, Giuseppe Marzulli. 

Stazionavano pazienti contagiati ad Alzano. Il Pronto Soccorso fu chiuso e riaperto dopo tre ore, qualcuno remava contro, la decisione di chiudere tutto fu terribilmente rimandata, il personale medico s'infettò in gran parte, un'infermiera dichiarò che fu costretta a rimanere nel turno con un medico contagiato per tutta la notte. E poi infermieri, medici, pazienti, parenti tornarono a casa, sparsero il virus ovunque e il focolaio divampò come da nessun altro luogo in Europa. 

Ci furono quindi ribaldi che in nome della produzione misero i bastoni tra le ruote alla ragione, alla scienza, agevolando la strage che ancora scorre negli occhi di molti di noi. 

La regione Lombardia aspettava il Governo. Il Governo ricordò che se avesse voluto la Regione avrebbe potuto chiudere Alzano. Ma nulla si fece. Molti se ne andarono. Ed oggi, inebriati dalla ripartenza s'avverte un'insana voglia di scordare il passato. 

Ma non sarà così. Lo dobbiamo a tutti coloro che se ne andarono senza neppure un saluto dei loro cari. Lasciarono questo mondo nel freddo della solitudine, nel silenzio criminale di gentaglia senza scrupoli, ancora intenta a godere del proprio potere. 

Vigliacchi!   

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