mercoledì 28 aprile 2021

Ottimo questo Feltri!

 

BUONGIORNO
Vent'anni
di Mattia Feltri
C'è stato un tempo in cui Grillini in Parlamento era un cognome, quello di Franco, oggi presidente onorario dell'ArciGay. Quando fu eletto nel 2001 dichiarò estinti due millenni di persecuzioni perché avrebbe proposto una legge contro l'omofobia. Ma al governo c'era il centrodestra, e la legge non si riuscì nemmeno a impostare. Nel 2006 però fu eletto Romano Prodi, e Franco Grillini disse ok, ora ci siamo, subito una legge contro l'omofobia. E invece, metti la sinistra al posto della destra, il prodotto non cambiò: niente legge. Negli anni, la sentenza «adesso subito una legge contro l'omofobia» è stata la più pronunciata nel Pd (e dintorni) dopo «Berlusconi ladro». L'hanno declamata Pierluigi Bersani, Rosi Bindi, Dario Franceschini, Matteo Renzi, Nicola Zingaretti, Roberto Speranza, Ignazio Marino, Livia Turco, Gianni Cuperlo, Walter Verini, Guglielmo Epifani, Barbara Pollastrini, Anna Paola Concia, Ivan Scalfarotto, Imma Battaglia, Aurelio Mancuso, Federica Mogherini, Andrea Martella, Monica Cirinnà, Maria Elena Boschi, Matteo Richetti, Peppe Provenzano, Andrea Orlando, e tanti tanti altri. Eppure, niente. E nonostante da quel 2006 il Pd (e dintorni) abbia espresso quattro presidenti del Consiglio, naturalmente Prodi, poi Enrico Letta, Matteo Renzi e Paolo Gentiloni, e di un quinto, Giuseppe Conte, è stato l'incrollabile sentinella, insomma nonostante sia rimasto al governo per nove anni, quell'adesso per un motivo o per l'altro è sempre stato un dopo, e soltanto adesso assume il pieno significato di adesso, cioè adesso che se si fallisce è tutta colpa del medievale, oscurantista, omofobo Matteo Salvini.

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