di Selvaggia Lucarelli
In questa risposta di Matteo Renzi sulla questione Arabia Saudita c’è tutto Matteo Renzi. Il suo ego, la sua boria, la sua spregiudicatezza. Analizziamola.
Parte dicendo che lui fa tante conferenze anche in altri paesi e le fa perché lui è figo e autorevole, non è che siano tutti così fighi e autorevoli come lui.
Poi pensate, ci racconta che con i guadagni da conferenziere paga centinaia di migliaia di euro di tasse. Ma tu guarda. Un fatto inedito. Un uomo ricco che paga molte tasse. Quindi il sottotesto è: mica vado per arricchirmi io, vado per pagare gli ospedali in cui vi curate.
Poi, siccome non è mica ossessionato da Conte, no, si dice certo che quello del conferenziere è anche il destino di Giuseppe Conte. Come se il problema fossero le conferenze e non dove, con chi e COME, ovvero complimenti e i tappeti rossi a che fa tagliare con una motosega un giornalista avverso al regime.
E poi LA VERA PERLA, quella su cui deve aver meditato da giorni. Cosa posso dire di buono dell’Arabia Saudita? Che c’è sempre il sole? Che c’ho comprato un tappeto per il salotto bellissimo? Che ti puoi rotolare giù dalle dune? No, gli esce questo: “IL REGIME SAUDITA È UN BALUARDO CONTRO L’ESTREMISMO ISLAMICO. È grazie all’Arabia Saudita che il mondo islamico non è dominato dagli estremismi”.
In effetti Osama Bin Laden era di Alghero, mica è nato e cresciuto in Arabia Saudita, dunque aderente al wahhabismo, una delle forme più rigide dell’Islam. Mica 13 degli attentatori dell’11 settembre erano sauditi. E, soprattutto, va ricordato a Matteo Renzi, che non solo l’Arabia Saudita finanzia gruppi estremisti in mezzo mondo, ma non può combattere alcun estremismo, perché l’estremismo quel paese lo pratica, lo promuove, ne è il baluardo. E il baluardo più pericoloso, perché supportato da un enorme potere economico e dunque politico.
Ma soprattutto, il furbetto di Rignano, dovrebbe ricordare che l’Arabia Saudita combatte sì, il terrosimo, con l’unico problemino che per il governo “terroristi” sono anche coloro che manifestano pacificamente per i loro diritti, i giornalisti non inginocchiati, le attiviste donne molte delle quali condannate dalla corte anti-terrorismo al carcere per poi essere sottoposte ad elettroshock, frustate e violenze sessuali.
E no, questi temi non sono pretesti per attaccarti, caro Matteo Renzi, come affermi alla fine della rispostina alla domandina della giornalista che non replica nulla alle tue affermazioni gravissime. Sono sostanza. E quel tuo conclusivo “ora occupiamoci di vaccini, poi risponderemo puntigliosamente IN TUTTE LE SEDI”, puzza come sempre di minaccia ai giornalisti seppelliti dalle tue intimidazioni continue.
No, occupiamoci di questo invece. Mi sembrava di ricordare che la DEMOCRAZIA fosse anche la tua priorità fino a pochi giorni fa, quando serviva a disarcionare Conte.
Quando il concetto di democrazia diventa un problema, perché ti costringe a dire due paroline sul paese che ti ha appena fatto un bonifico, “parliamo di vaccini”.
Ma un po’ di vergogna, mai?
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