La sua colpa e condanna vox populi è stata unicamente quella di dar fastidio al sistema malavitoso “c’ho un amico di un amico” e la stragrande maggioranza dei pennivendoli peripatetici l’ha attaccata per anni in modalità “bullistica”
Ci hanno fatto guardare il dito per lungo tempo, vedasi la spazzatura per le strade, ma la luna, la luna degli enormi contratti diretti senza giuste, dignitose e democratiche gare, la luna delle assunzioni familiari, d’amicizia, d’intrallazzo, curiali, di matrice fascista, di sorgente Alemanno, ops: AlèDanno; la luna delle ingerenze, delle bancarotte, dei palazzinari onnivori alla Caltagirone, la luna delle Olimpiadi, per fortuna e grazia schivate grazie all’integerrimo suo operato, un’apoteosi per molti che avrebbero certamente colto l’occasione perché ri-ladrare, confezionando l’ennesimo baratro finanziario, vedasi i mondiali di nuoto con le vasche ancor’oggi da terminare: ebbene questa luna non solo non l’abbiamo osservata, sminuzzata, compresa, ma sono riusciti pure ad intontirci, permettendo di lasciarla sola nelle mani degli innumerevoli “ali babà” i quali, orbitandole intorno, al pari dei suoi stessi compagni di movimento, hanno agevolato l’ingangherare del giudizio comune circa la presunta inadeguatezza all’arduo e greve incarico assegnato dal popolo a lei, Virginia Raggi sindaco di Roma oggi assolta in appello, per il rancore ed il rosicamento di molti.
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