martedì 1 settembre 2020

Gli occhi dell'Odio

 C'è un aneddoto riguardante uno dei più bastardi esseri umani nati e per fortuna già morti, Joseph Goebbels, ministro della propaganda nazista: nel 1933 partecipò alla riunione della Lega delle Nazioni di Ginevra. Non aveva ancora partecipato allo sterminio ebraico, ma il nazismo prosperava proprio per quell'avversione inumana successivamente evolutasi nell'Olocausto. 

Un fotografo lo immortalò in questa immagine, spensierata: 


Ride il verme, ride socializzando con gli altri partecipanti alla riunione. Successivamente qualcuno lo informò che il fotografo di Life che lo aveva immortalato di cognome faceva Eisenstaedt, chiaramente di origine ebraica. 

E fu nei momenti successivi, allorché il fotografo ritornò per un'altra foto che Goebbels riuscì a materializzare il concetto di odio con la oramai celebre foto che è ricordata appunto come "gli occhi dell'Odio":


 Guardare come un uomo, eufemismo per una merda come lui, possa arrivare a tanto dovrebbe essere monito universale affinché l'innaturale violenza tra simili possa un giorno essere definitivamente estirpata, pregna com'è d'idiozia. 

Purtroppo invece crescono, riuscendo pure a farsi ascoltare. gnomi della ragione che tentano di emulare questo bastardo senza alcuna dignità, artefice di una delle più gravi ed immense tragedie della storia dell'uomo. 

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