Fobie di casta
Già il cognome incute ansia e tremori: Cavo Dragone, brrr! E poi l’avvertimento della possibile minaccia proveniente dagli abissi, con probabili dragoni pronti ad azzannarci o da pletore di pirati ansiosi di invaderci. Vien da sé che Dragone faccia il suo mestiere, che la paura di perdere privilegi marini senza pari, il magnifico circolo, Maralunga e company, induca l’ammiraglio a paventare invasioni di chissà chi o cosa. In un tempo cosiddetto moderno l’arsenale e i suoi spazi sono obsoleti più che una canzone di Beniamino Gigli, costruire ancora navi iperaccessoriate senza un comune progetto europeo, pure. Il passato è passato, il futuro dovrebbe renderci più terrestri: forze armate riunite attorno ad un progetto comune della casa Europa di difesa e di sviluppo del territorio, lotta all’inquinamento, al surriscaldamento dei mari, protezione di coste da abusi edilizi, alle pesche di frodo, al trasporto illegittimo e altamente redditizio di droghe, di armi, di persone: in pratica i veri dragoni.
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