Un luogo ideale per trasmettere i miei pensieri a chi abbia voglia e pazienza di leggerli. Senza altro scopo che il portare alla luce i sentimenti che mi differenziano dai bovini, anche se alcune volte scrivo come loro, grammaticalmente parlando! Grazie!
lunedì 15 aprile 2019
Intoppi
Dai non prendiamoci per i fondelli, cerchiamo di rimanere seri! Gli arresti domiciliari di responsabili del PD regionale sono solo un intoppo, qualcosa non ha funzionato. Le regole sono quelle, l'anomalia è che si siano fatti cuccare.
Riepilogo per chi in questi ultimi lustri sia stato ibernato e si sia risvegliato solo in questi giorni: la più grande giostra di leccornia in Italia è la Sanità, dall'alto dei suoi 110 miliardi disponibili annui.
Una fiera rionale, un piatto prelibatissimo ed ambito da chiunque e proprio per questo passato ad una gestione regionale, più indigena e pullulante di briganti. Nella foto vedete un politico, non mi interessa neppure sapere come si chiama, del PD che a quanto pare è rimasto imbrigliato, grazie a delle intercettazioni, le stesse che il Bomba e il suo ministro della giustizia volevano imbrigliare, nel commercio di professioni mediche, alterando concorsi statali, la più grande pagliacciata mai prodotta sul nostro povero suolo.
Ritorniamo agli ibernati risvegliatisi: dopo che il finanziamento ai partiti è stato ridimensionato, dopo che tutt'attorno si avverte un'aria di caccia al ladro, la Sanità resta e rimarrà la gallina dalle uova d'oro per tutti coloro, e sono tanti, tantissimi, che hanno fatto della politica un mestiere ben remunerato.
Centodieci miliardi di euro dicevamo, che irrorano quel sottobosco insalubre architrave degli altri 60 miliardi spesi in corruzione da noi ogni anno. Non ci sono prove, solo sospetti: ma tutto quello che ruota attorno al circo sanitario è maleodorante. Intendiamoci: ci sono, per fortuna, moltissimi medici, infermieri, tecnici di laboratorio che vivono, stressati, della loro professionalità. Ma nel coacervo di commistione con la politica regionale vi sono pure dei ribaldi in stretto contatto ed in affari per succhiare risorse destinate alle cure della comunità: vi immaginate i rapporti con le multinazionali farmaceutiche di grandi ospedali italiani? Di come giri moneta in certi ambienti tra chi dovrebbe esercitare la sua professione dirigenziale, ma essendo stato nominato in quella posizione attraverso un aiutino di qualcuno, deve per forza renderne conto, portare insomma l'acqua a quel mulino. Vogliamo parlare delle visite, dei controlli in centri privati e pagate profumatamente dal servizio pubblico, vedi l'eclatante esempio della Lombardia col sistema ideato dall'ex Celeste attualmente in galera?
Non si dovrebbe dire, ma lo dico: il sistema sanitario così come attualmente concepito ed organizzato, si espone a infrangimenti di regole democratiche come nessun altro settore. Sembra oliato e perfettamente disponibile alle razzie.
E quando si acciuffa qualcuno, come in Umbria e sia chiaro che sarà la magistratura a stabilire eventuali reati, il fatto appare come un intoppo, una frenata, un fastidioso rallentamento. Qualche giorno e tutto passerà. Come la nostra dignità.
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