mercoledì 1 agosto 2018

Pietà, non ne posso più!


Nel più bel palcoscenico di avanspettacolo del mondo è andata in scena per l’ennesima volta “Fingiamo di non essere amanti” una meravigliosa commedia in due atti interpretata da un Delinquente Naturale e dal grandissimo saltimbanco Egoriferito i quali in nome della pluralità dell’informazione (standing ovation please) e dell’indecorosa candidatura (fuochi d’artificio!) di Marcello Foa alla presidenza della Rai, gli hanno votato contro in commissione Vigilanza Rai. La bellezza, la fragranza di quanto sopra sta proprio nella condotta sempre leale, integerrima, decorosa  dei due amichetti: il primo è riuscito in oltre un ventennio a far digerire agli abitanti di Alloccalia che il fatto di possedere tre televisioni nazionali ed un giornale, chiamiamolo così, costituisse un’assoluta normalità e, se non bastasse, il controllo delle tv di stato al tempo dell’Era del Puttanesimo una normale routine. Inoltre, abituato a pagare tangenti alla mafia, questo censore di Foa ha avuto anche il coraggio di criticare le scelte della maggioranza attualmente al governo, lui, che fece fare la riforma dei media a Gasparri e che mise alla direzione della Rai personaggi altisonanti quali Bricchetto (conosciuta come Moratti) Dal Noce (Epurator) facendo piazza pulita di avversari scomodi quali Enzo Biagi, Santoro e Luttazzi.
Il secondo amichetto ebetino invece... invece... no! Non ce la faccio ad andare avanti anche perché le parole del povero Martina sono esaustive di quanto questi distruttori di ideali di buona politica, stordiscano con tali menzogne: “Vogliono una Rai asservita ai comandi di Salvini e della Casaleggio. La commissione Vigilanza ha fermato questo scempio orchestrato per avere un presidente funzionale ai voleri nazionalpopulisti.”
E qui, e mi spiace, rimembrando la cacciata di Floris, di Giannini, della Gabanelli durante il regno del sicomoro Maggioni, mi scappa un incontrollato, enciclopedico, altisonante vaffanculo! Pardon!

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