domenica 26 agosto 2018

Improvvisamente una frase...



A volte una frase apre un mondo nuovo, fa prendere decisioni sempre rinviate, fa scoprire trucchi e vagiti di un possibile pericolo democratico. 
Tacito, non è che l'abbia mai letto, l'ho solo trovato in un bellissimo libro di Sandra Bonsanti, scrisse "La memoria stessa avremmo perso con la voce, se fosse in nostro potere dimenticare come tacere." Non posso non tacere questo mia inadeguatezza riguardo al Movimento che ho votato, votato perché appariva come qualcosa di nuovo, di fuori dalle righe, lontano anni luce dalla politica blasfema contro la democrazia degli ultimi anni. 
Ed invece rieccoci ai soliti, malefici schemi, quelli che in nome della politica ti autorizzano a condividere delle scelte inumane, al di fuori di schemi e senno. Di Maio ha provato a governare con uno psicopatico, sperando in un miracolo e per paura di ritornare a vendere lattine allo stadio, lo sta assecondando in tutto. A me non sta bene, abiuro questo stile andreottiano di far politica. Il Movimento sta perdendo i suoi connotati, assomigliando sempre più alla Balena Bianca dei tempi di Forlani, di De Mita. Hai un razzista tra i coglioni? Lo devi cacciare, ti devi allontanare, lo devi ghettizzare, a costo di riandare a votare. Questo è il mio pensiero, questo è il pensiero di molti a cominciare dal Presidente della Camera Fico. Occorre immediatamente lasciare sepolcri imbiancati che teorizzano supremazia di razze e fascio pensieri allegati. La vicenda della nave Diciotti è solo una punta di un iceberg su cui prima o poi andrà a cozzare la libertà, tramandataci dai nostri padri a prezzo della vita. Occorre discernere chi crede in questo da chi blatera per tornare in tolda. Ma occorre un dinamismo, un efficientismo che Di Maio sembra non avere. Non posso accondiscendere su questi tematiche basilari del mio modestissimo bagaglio culturale che nasce, si sviluppa e vive su una basilare norma insita in ogni cervice normodotata: siamo tutti, ma proprio tutti, uguali. E a culo tutto il resto! (cit.)

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