Un luogo ideale per trasmettere i miei pensieri a chi abbia voglia e pazienza di leggerli. Senza altro scopo che il portare alla luce i sentimenti che mi differenziano dai bovini, anche se alcune volte scrivo come loro, grammaticalmente parlando! Grazie!
lunedì 6 agosto 2018
Click!
Esiste un luogo nella val di Vara che accosterei senza nessun indugio ad un paradiso terrestre e, oramai mi è presa così, non vi illustro con una foto che tra l'altro ho, ma a parole: per raggiungerlo devi lasciare l'auto prima di un paesino tra Brugnato e Londra (non è che non vi voglio sia chiaro, preferisco però mantenere un certo alone di segretezza anche perché chi l'ha scoperto credo mi scorticherebbe vivo se facessi dei precisi riferimenti.)
Cammini per una quarantina di minuti, maledicendo il fatto di non aver scelto uno stabilimento marino, per poi arrivare ad un'ampia apertura, costellata da alberi e dal magico fiume il quale, sommessamente e principescamente, forma due piscine dove puoi nuotare meravigliosamente non toccando il fondo. Il bello però è posizionarsi nella zona in cui, restringendosi ed affrontando un lieve dislivello, il Vara forma dei meravigliosi e veloci punti di massaggio idro-corporale: sdraiandosi infatti nello stretto letto rimani affascinato dall'acqua che permea tutto il corpo, accarezzandoti come meglio non potrebbe fare. Siamo fatti per un 70% di acqua ed è la stessa madre liquida che in quel punto t'infonde una rilassatezza che, meditandoci, ti fa riflettere sulla incredibile bellezza della natura, del suo continuo ritorno, del pendolo che segnando il passare del tempo lo rinnova per una compartecipazione, una centralità da togliere il fiato.
Siamo acqua e nell'acqua godiamo della nostra natura e le particelle festose che avviluppano tutto te stesso fremono per l'incontro con Messer Mare, dove si perderanno in un anonimato sconvolgente, stordente che le farà ritornare come pioggia in altri letti, su altre sponde, per un ciclo che riconduce ogni cosa al mistero di madre Natura che del ritorno, della casualità, del cambiamento, ha fatto matrice, colonna portante di tutto il suo sconvolgente mistero irrisolto.
Siamo e diventeremo, trasportati non si sa dove, ma con precisione. Questo m'instilla l'incontro con luoghi non ancora deturpati dalla follia umana.
Buona continuazione d'estate a tutti voi!
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