sabato 28 luglio 2018

Crassa, sempre crassa!



L’ho osservato probabilmente con la stessa curiosità con cui Armstrong ed Aldrin hanno guardato la prima roccia lunare. Scocciato per l’ignoranza insita in me, ho cercato di capire cosa fosse perché si, l’ammetto, non sono stato in grado di dire il suo nome. Eppure lo vendono al supermercato dove io, come su una rotaia, compio da sempre la stessa traiettoria senza curarmi del resto, e se per caso mi spostassero gli scaffali andrei più nel panico di Melanie Daniels in “Uccelli” di Hitchcock! Si sbuccia, ha dentro dei noccioli sferici e la polpa sembra marmellata leggermente amarognola. Uso a volte il suo nome, che per la gioia di Angela credevo fosse una radice, per significare un qualcosa di antico, di passato, di vintage. Dopo oltre mezzo secolo l’ho conosciuto; d’altronde che ti vuoi aspettare da uno che fino a poco tempo fa credeva che i totani fossero realmente degli anelli fluttuanti nel mare... mannaggia questa ignoranza!
(P.S. no, no, no! Non ve lo dico cos’è!)

Nessun commento:

Posta un commento