Come tutti gli anni Oxfam, l’ong britannica specializzata al riguardo, ci ricorda l’essenza del mondo in questa fase storica: il Divario.
Trattato come un’innocua fiaba dal gruppetto al comando, il dato generante vergogna, rigirate centrifugate nelle tombe degli innumerevoli filosofi marxisti, è che l’1% più ricco della popolazione mondiale possiede risorse come il restante 99%.
Focalizzare questa barbarie senza senso non ci è concesso, obnubilati come siamo da ninnoli tecnologichi, da media rimbambenti, da cori di servi di lor signori insufflanti smargiassate del tipo “se uno riesce ad emergere è giusto che guadagni di più” tralascianti ovvietà a supporto dell’emersione di costoro sulla plebe, sopruso e ricatto su tutti.
Oxfam ricorda inoltre che l’82% di tutto l’arricchimento prodotto nell’ultimo anno è finito nelle tasche già stragonfie del club dei plurimiliardari, pregni oltremodo di denari che, inconsapevolmente, per loro non hanno più valore, vista l'invereconda quantità.
E nella nostra penisola? Il 20% della popolazione detiene il 66% delle risorse e il successivo 20% ne controlla il 18,8% lasciando le briciole, ossia il 14,8% al restante 60%.
Altro dato: la ricchezza dell’ 1% degli italiani supera di 240 volte quello detenuto complessivamente dal 20% più povero!
Ripeto e ribadisco il titolo di questo post, ispirato ad una vecchia pubblicità di calze di nylon: Oxfam: che bande!
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