martedì 5 settembre 2017

Guarda chi c'è!


Il ministro degli Esteri (mannaggia a me che ancora non mi sono abituato a questa stratosferica anomalia storica! Alfano ministro degli Esteri! Ma ce ne rendiamo conto?) ha convocato una riunione per spiegare che all'Egitto non possiamo rinunciare. 
Guardate chi c'è al tavolo assieme a lui:


Casini e Cicchitto! 
Alfano, Casini e Cicchitto! Manca l'auto sui binari, le raccomandazioni a non aprire le porte ed eccoci a Jurassic Park! 

E io dovrei prendere per buone le parole di Alfano che dichiara di aver rimandato l'ambasciatore in Egitto perché è un partner imprescindibile dell'Italia? 

“Le indagini dovranno proseguire con vigore e continueremo ad aspettarci piena collaborazione dalle autorità egiziane, lo dobbiamo a Giulio, alla sua famiglia e a tutti noi italiani” 

Vergognose parole che non fanno onore alla memoria di Giulio, assassinato da mani sanguinarie che, lo dicono tutti i sani di mente, portano alla dittatura capeggiata da Abdel Fattah Al Sisi, un liberticida che ha preso il potere spodestando la coalizione eletta democraticamente e che ha causato la morte di centinaia di oppositori. 

Ma il petrolio, si sa, la fa da padrone. 
E quelle facce incartapecorite di monumentali esempi di casta, avida e senza scrupoli, ci spiegano che il governo sosterrà a tutto campo la procura di Roma nella ricerca della verità." 

Stridono cuori e menti difronte a questa inaudita commedia di bassezza infinita, di vergognosi inchini servili difronte ad assassini. 

State pur certi totem eterni della più bassa politica affaristica mai vista in un paese, solo in apparenza, civile: noi non dimenticheremo mai Giulio Regeni. 
E ad ogni occasione lo riproporremo alla vostra attenzione. 
Vogliamo la verità sulla morte di Giulio Regeni! 
E a culo tutto il resto! (cit.)  

Nessun commento:

Posta un commento