venerdì 6 gennaio 2017

Nesso


Nesso: relazione, rapporto, per lo più di ordine logico e sintattico.

Non credo alle scie chimiche, ma sono profondamente convinto che esista un nesso tra imbarbarimento culturale e mantenimento di potere. Ossia che sia esistito ed esista un piano, un progetto atto a rincretinire il popolo affinché possa abbeverarsi serenamente alla fonte del potere, distribuente cialtronerie, falsità, chimere, fandonie.
Gli strumenti principali per questo imbarbarimento sono i media, principalmente la televisione. 
Esempio : Avvento del Puttaniere - Drive In - 60% di italiani pronti a credere che Ruby fosse la nipote di Mubarak.

E recentemente la scomparsa di trasmissioni scomode, vedi Ballarò, hanno rafforzato l'ipotesi suddetta. Attorno ad un fiorire di banalità senza pari, di tronisti ed infoiate, di sdoganamenti di culi e rutti, di discorsi attorno al nulla assoluto, riusciamo a credere che Mediaset sia un patrimonio comune e consequenzialmente da mettere al riparo da scalate straniere (mentre Telecom non era strategica!) e che la nostra più urgente necessità consista nel salvare banche al costo di 8,5 miliardi (meno male che le strutture scolastiche sono sicure!) affossate da prestiti non pagati concessi a grandi mediatici, vedasi De Benedetti e la sua Sorgenia, e a capitani d'Industria portati ad esempio dagli schermi 4K, Marcegaglia in primis. 

Nesso: la scomparsa del linguista Tullio De Mauro, una vita spesa ad allarmare la comunità sul rischio di imbarbarimento collettivo con annessa constatazione che "gli elettori culturalmente ignoranti sono destinati ad esprimersi di pancia dentro la cabina elettorale" e sulla malefica certezza che sia conveniente al potere che i propri elettori capiscano il meno possibile "cosa molto pericolosa per la Democrazia che, soprattutto nel mondo contemporaneo ricco di stimoli, per essere esercitata appieno ha bisogno che la realtà sia compresa in tutta la sua crescente complessità" e l'annuncio che a presentare Sanremo oltre all'abbronzato Conti vi sarà il simbolo del nulla, l'opificio dell'idiozia assurta a modello, il baluardo del Baggianesimo, l'Inconsistente di spessore, la fabbrica di emulanti lacrimevoli, la convincente venditrice di leggins per over size, certe di divenir trasformate dalla baritonale voce della messaggera del vuoto, in stra-gnocche, insomma lei, Maria De Filippi del Diverbio Rimbambente.
Visto che all'orizzonte scalpita un suo Fonzie-ospite per il Ritorno in tolda, vi sarà un nesso in tutto ciò?
Un saluto Professor De Mauro!

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