venerdì 23 dicembre 2016

Natale indagante




Mentre "C'è la luna sui tetti/e c'è la notte per strada / le ragazze ritornano in tram / ci scommetto che nevica / tra due giorni è Natale / ci scommetto dal freddo che fa" (cit. De Gregori), mentre il sindaco Raggi viene massacrato più di Forte Apache, sbeffeggiata dalla Meloni, si dalla Meloni, per la non approvazione del Bilancio, fatto mai accaduto che mi devono però spiegare come sia stato possibile aver fatto in anni addietro quando governavano lor signori, 13,5 miliardi di buco, che la feccia di stampa servente non evidenzia e gli allocchi, quanti allocchi signora madama, si bevono ossequiando non tanto il partito, quanto il padrone; mentre Formigoni viene condannato a sei anni per corruzione, suonate le campane a festa please, e il Pm del processo a Verdini, l'amico di quello che attualmente è a fare la spesa al supermercato per intenerire i cuori, non pensando che il non vederlo né udirne le sue colossali baggianate è motivo di grande gioia, lo addita a truffatore; mentre il ministro ricoperto di Voucher col figliolo ed il suo giornalino irrorato di soldi pubblici, spara boiate insulse credendosi competente, mentre la Bella Etruriana dando sfogo al suo ego si risiede a Palazzo Chigi, dimenticandosi di essere la Sconfitta fattasi persona, continuando il suo lavoro d'incompetente, mentre accade tutto questo ecco apparire in quest'alba luccicante di sole e luminarie lo scoop natalizio, ossia l'indagine della Magistatura su Luca Lotti, per gli amici Lampadina, alter ego di quello che per intenerirci è a riempire il carrello al supermercato di Pontassieve con sguardo tetro, che è un po' come aver aperto un'inchiesta su Stanlio, su Watson, su Pinotto tanto è stretto il legame tra i due potentissimi del momento. 
Indagato per una bruttissima storia emergente e coinvolgente la Consip, ossia la centrale per gli acquisti della Pubblica Amministrazione, e Tullio Del Sette che dell'arma dei Carabinieri è il comandante Generale, "queste cinque stelle che senso hanno sulla mia pelle" (ri-cit. De Gregori), Lotti è il motore del Giglio Magico, il fulcro di tutto quanto vi possa essere di sotterfugio, l'ombra onnipresente in ogni decisione, comprese quelle di fantasmino Gentiloni. 


Ecco quindi arrivare un Natale amaro per molti, gioioso per pochi e probabilmente destabilizzante, alla luce del dogma evidenziante l'altissimo grado di corruttela in ogni meandro di questo stato abitato da caste ignobili, corroborato da una stampa malvagiamente in asservimento a cloache immarcescibili, ad eccezione di uno sparuto numero di giornali e tv. 
Tanti auguri a tutti (tranne ad Orfini che l'altro ieri dalla Gruber ha equiparato Buzzi (di Mafia Capitale) a Marra, definendolo all'inizio dei bagordi romani, incensurato; peccato che Buzzi aveva una condanna all'ergastolo, poi graziato, per aver ucciso il suo socio con quaranta coltellate. 
Inezie al confronto di quello che sta combinando quella sciagurata in Campidoglio!

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